HomeEditoriali"Operazione Lazzaro": così Pier Silvio Berlusconi fregherà Meloni

“Operazione Lazzaro”: così Pier Silvio Berlusconi fregherà Meloni

Muore Silvio Berlusconi e con lui adesso è destinata all’estrema unzione anche Forza Italia. E’ solo una questione di tempo e poi anche il partito azienda del defunto Cavaliere vedrà brillare sul suo cammino la stella della morte. Nell’ultimo sondaggio politico di Quorum-YouTrend – diramato in data 10 luglio da Sky Tg 24 – il dato più evidente è proprio l’autentico crollo di Forza Italia che di colpo avrebbe perso il 3,5%: tradotto in voti, gli azzurri adesso avrebbero oltre un milione di preferenze in meno rispetto alla stessa indagine condotta lo scorso 16 giugno.

Prevedibile e inevitabile che sia questa la prospettiva per un partito che è nato con Berlusconi, è sempre vissuto con il suo fondatore e non potrà avere un futuro senza il suo uomo guida. E allora via libera per i centristi come Matteo Renzi che da tempo aspettano di spartirsi le spoglie di Forza Italia. Forse sì ma anche no.

A disegnare quello che potrebbe essere lo scenario, anche se non immediato, sono state alcune dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi. A domanda se abbia intenzione di entrare in politica, il figlio di Silvio Berlusconi ha risposto “No”, per poi aggiungere “No alla politica, per ora”.

Assurdo, impensabile ed evidentemente sbagliato sarebbe immaginare che dopo un mese dalla scomparsa del padre, Berlusconi decida di entrare in politica e in uno scacchiere dove il partito leader del centrodestra, Fratelli d’Italia, è al 30%, ancora con il vento in poppa (ma per quanto?) mentre Forza Italia arranca e già vede il baratro. Gli uomini potenti, i manager, non fanno operazioni nostalgia e sanno che c’è un tempo per tutto.

“Qualcosa a livello emotivo, non razionale, si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l’Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere. Peraltro io ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica…”, ha poi aggiunto infatti Pier Silvio. Parole, le sue, che fanno riflettere e che, decodificate, si traducono in un no per adesso, destinato a diventare un sì ma più avanti, tra qualche tempo. Nessuno sa esattamente quando avverrà ma la discesa in campo, in politica, di Pier Silvio Berlusconi comincia ad aleggiare come uno “spettro” sul centrodestra di cui oggi sono padroni Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

Il piano di Pier Silvio sembra essere quello di voler rimanere, intanto, alla guida di Mediaset, per consolidare la situazione ed evitare nuovi tentativi di scalate all’azienda di famiglia, con i “pirati” francesi che ci hanno già provato e altri che ci tenteranno allo stesso modo. Una strategia, a difesa dell’azienda del Biscione, condivisa con la sorella Marina. Nel frattempo Berlusconi ha iniziato a fare piazza pulita in Mediaset e anche questo è stato colto all’esterno come un segnale importante e piuttosto apprezzato, di chi da un lato raccoglie l’eredità del padre e la vuole portare avanti ma per altri aspetti intendi anche porsi in discontinuità. E allora via dai palinsesti le varie Barbara D’Urso, Belen, Ilary Blasi e tutto quel panorama televisivo trash che aveva caratterizzato per tante stagioni le reti Mediaset, a partire da quella ammiraglia, Canale 5.

Per la politica c’è tempo e Pier Silvio Berlusconi che non è mai stato molto simpatico agli occhi degli italiani, ha messo in campo delle mosse a Mediaset che hanno ora innalzato il suo gradimento tra la gente. E la sua strategia sembra essere quella di tenersi a distanza dalla politica per far “cuocere” a “fuoco lento”, intanto, Giorgia Meloni e un centrodestra che hanno la fortuna in questo momento di scontrarsi con una sinistra modesta e incapace di rappresentare un’alternativa. Ma la fortuna non è mai eterna. E si sa che chi governa fa poi i conti comunque con gli italiani e se i risultati non arriveranno, la storia insegna che il popolo non ci mette molto a disarcionare chi tradisce le aspettative. La narrazione della realtà dice che sino ad oggi Giorgia Meloni, quando ormai è trascorso quasi un anno dalla sua elezione, non ha fatto male ma non è stata neanche una figura brillante, non ha portato quella svolta che ci si attendeva per le sorti del Paese. I primi delusi non mancano e Fratelli d’Italia è al centro di varie situazioni imbarazzanti, che hanno acceso il fuoco delle polemiche, comprese spinose vicende giudiziarie.

Pier Sivio rimane fuori, ad osservare, mentre Forza Italia andrà in caduta libera e Meloni dovrà faticare (e molto) per confermare con Fratelli d’Italia quel 30% di consensi che un tempo aveva raggiunto anche Silvio Berlusconi. Le elezioni Europee saranno già il primo banco di prova. Verranno tempi complicati, malcontento e malumori per la premier Meloni, forse non adesso ma arriveranno di sicuro. E sarà in quel momento che potrebbe cominciare ad arrivare l’ora dell’ingresso in politica di un nuovo volto di riferimento per i moderati. L’onda lunga del consenso popolare è sempre stata fluttuante in Italia e la storia lo insegna. Operazione Lazzaro per la resurrezione di Forza Italia, con Pier Silvio Berlusconi che sa già in partenza che non potrà mai ripetere la parabola inarrivabile del padre ma vuole dire la sua. Berlusconi Jr prepara il countdown per coronare la sua grande tentazione politica. Meloni è avvisata.

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