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Guerra in Ucraina, Zelensky ammette: “Situazione difficile”

La Russia avrebbe conquistato 278 chilometri quadrati di territorio nell’Ucraina orientale, tra il 9 e il 15 maggio scorsi. È quanto afferma un’analisi dell’agenzia di stampa Afp basata sui dati dell’Istituto per lo studio della guerra. Di questi, 257 sarebbero stati conquistati nella sola regione di Kharkiv mentre altri 21 chilometri si troverebbero in diversi punti del fronte orientale. Tuttavia l’esercito ucraino ha dichiarato di aver fermato l’avanzata russa in alcune aree della regione di Kharkiv, in particolare a Vovchansk, dove però ancora si combatte nella parte settentrionale della città.

“La situazione nel settore di Kharkiv rimane complicata e si sta sviluppando in modo dinamico. Le nostre forze di difesa sono riuscite a stabilizzare parzialmente la situazione. L’avanzata del nemico in alcune aree e località è stata fermata, ma sta ancora cercando di creare le condizioni per ulteriori avanzamenti”, ha riferito il portavoce delle forze ucraine nella regione, Nazar Voloshin. Anche lo Stato maggiore ucraino su Telegram ha affermato di aver “significativamente ridotto” le operazioni militari delle truppe russe.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a Kharkiv insieme al suo gabinetto militare. Il leader ucraino ha definito la situazione “difficile” ma sotto controllo. Gli attacchi di Mosca non si limitano però al fronte orientale. Nella notte l’esercito russo ha bombardato un villaggio nel distretto di Nikopol, Nikopolshchyna, secondo quanto dichiarato dal governatore regionale Serhii Lysak. Non si sono registrate vittime o feriti. Nella regione nordorientale di Sumy invece una donna è morta e un’altra è rimasta ferita a causa delle bombe.

Mosca non ha escluso l’uso di armi più potenti per colpire l’Ucraina se Kiev decidesse di usare le armi fornite da Inghilterra e Stati Uniti. Lo ha dichiarato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, la camera bassa del parlamento russo, accusando l’Ucraina di voler trascinare l’Europa e gli Usa in una “grande guerra”. La dichiarazione arriva dopo le affermazioni fatte nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri britannico David Cameron e dal segretario di Stato statunitense Antony Blinken. Entrambi hanno detto che se lo ritiene necessario l’Ucraina potrà utilizzare i missili a lungo raggio forniti dai due Paesi per colpire più in profondità la Russia.

Cresce dunque la tensione mentre in questi ultimi mesi si fa sempre più strada l’ipotesi di un eventuale allargamento del conflitto. In un’intervista ripresa dall’agenzia Tass, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergej Shoigu ha affermato che la Russia sta avanzando ora in tutte le direzioni e Mosca ha le risorse necessaria a condurre l’offensiva, tra riserve di personale ed equipaggiamenti.

Fonte: Euronews Italia
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