Cari lettori e care lettrici di TaorminaNews24 è arrivato il momento di salutare il 2023. Ci lasciamo alle spalle un anno intenso e pieno di eventi significativi, che per Taormina è stato soprattutto l’anno del record storico di presenze turistiche e di una lunga stagione fortunata per l’economia del luogo, che ha cancellato in via definitiva le difficoltà vissute dalle famiglie e dalla filiera produttiva nel difficile periodo della pandemia. L’aspettativa è quella di un nuovo anno altrettanto foriero di soddisfazioni, in linea con quello che va in archivio e sembrano esserci le premesse affinché ciò possa verificarsi.
A Taormina il 2023 è stato anche l’anno delle elezioni Amministrative, mai in questo caso appuntamento “tombale” di un’intera classe politica locale che ha abdicato, aprendo la strada alla netta affermazione del parlamentare Cateno De Luca, al culmine di un’aspra campagna elettorale. Dopo i canonici primi sei mesi di “luna di miele”, ora comincerà il momento della verità anche per questa nuova Amministrazione. Intanto la Città di Taormina si conferma la nuova “terra promessa” del lusso, epicentro al Sud delle aperture da parte di grandi firme internazionali che decidono sempre più spesso di investire e aprire nuovi punti vendita da queste parti. E’ un fenomeno che ha i suoi “pro” e i suoi “contro” ma che promette di caratterizzare in termini importanti anche le dinamiche dei prossimi mesi, con una evoluzione in atto a grandi passi del tessuto commerciale e sociale cittadino.
Come sempre, di questi tempi, torna alla ribalta il ritornello della stagionalità del turismo, ma la questione delle chiusure – lo abbiamo evidenziato – non si risolve tra le mura del palazzo municipale e nemmeno nel salotto di Corso Umberto. Se Taormina vuole fare seriamente questa battaglia la deve combattere al di là delle mura paesane, occorre andare nelle sedi che contano e avviare dei ragionamenti con le compagnie aeree. Senza i voli e senza i collegamenti con la Sicilia nel periodo invernale tutto il resto è vento di tramontana.
Ovviamente serve anche altro, crescere in primis nella qualità dei servizi e togliersi dalla testa che tutto sia dovuto perché Taormina è Taormina. Va alzata l’asticella nella mentalità, ma questo lo abbiamo sempre rimarcato con estrema chiarezza in una splendida città dove spesso, a dispetto dell’internazionalità dei turisti che arrivano qui, si ha un approccio troppo borgataro alla realtà, si ingaggiano prove muscolari autolesionistiche, che magari vanno in scena nel ring cartonato dei social, e ci si perde nell’ostinata illusione che il mondo inizia a Porta Messina e finisce a Porta Catania. Il mondo va decisamente oltre, cambia e corre veloce, e le novità epocali come l’intelligenza artificiale impongono di farsi trovare pronti per non lasciarsi travolgere. Attorno a noi c’è un’Italia che rimane un groviglio di controsensi, stanga con le tasse per coprire la mediocrità della sua politica, non trova la via di un cambio di passo e si trascina tra le sue contraddizioni in una lunga serie di paradigmi che si declinano come rituali litanie. Non va meglio l’Europa che dovrebbe rappresentare a detta di molti un’opportunità ma troppo spesso è una zavorra. E nel mondo prevale ancora la logica perversa di una perenne conflittualità e assistiamo alla stupidità crudele della guerra, che continua a manifestarsi tra orrore e follia in Ucraina e a Gaza.
Ma intanto guardiamo avanti e brindiamo all’avvento del 2024, con l’auspicio che sia un anno di pace, serenità e buon senso. A tutti voi, alle vostre famiglie ed in particolare ai vostri bambini, un augurio di gioia e felicità!!
Emanuele Cammaroto (direttore TN24)
