HomeEditorialiMeloni-Giambruno, operazione politica? La fanno fuori così

Meloni-Giambruno, operazione politica? La fanno fuori così

La mattinata italiana, in un fine ottobre caratterizzato dal “bombardamento” mediatico di notizie sulla questione Hamas-Israele, viene squarciata da una notizia che in altri tempi avrebbe riguardato il gossip e che stavolta assume un altro tono e una differente connotazione.

“La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo. Ps. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua”. Così Giorgia Meloni annuncia la sua separazione dal compagno Andrea Giambruno ed è comunicazione che, evidentemente, in premessa a tutto esige il massimo rispetto.

Le parole del primo ministro italiano e leader di Fratelli d’Italia richiamano una decisione presa da tempo ma sul piano formale assumono i crismi dell’ufficialità dopo la tempesta scatenata da una serie di filmati trasmessi da Striscia la Notizia, programma di Canale 5, rete ammiraglia di Mediaset, che ha puntato l’attenzione su alcuni fuori onda di Giambruno. Parliamo del compagno della Meloni e di un giornalista che lavora proprio di Mediaset.

Alla lunga serie di scivoloni di Giambruno fa seguito, tra l’altro, una dichiarazione del giornalista, che aggiungeva nei giorni scorsi: “Ormai sono terrorizzato da tutto, appena dico qualunque cosa diventa oggetto di mistificazione”. Ma il punto non è il contenuto dei filmati di Giambruno e le sue gaffe. Anche un bambino di 2 anni comprenderebbe i risvolti politici del cannoneggiamento di Striscia la Notizia al compagno del premier. In un Paese dove nulla accade per caso il sospetto è che dietro il “caso Giambruno” forse forse ci sia stata, insomma, un’operazione politica per colpire la Meloni. E se così stanno le cose, la firma non potrebbe che essere della famiglia Berlusconi e di Forza Italia. A questo punto c’è da capire il vero motivo di questa possibile strategia.

L’obiettivo è indebolire Meloni e lanciarle un segnale, forte, anzi pesantissimo, targato Forza Italia per rafforzare il peso del partito azzurro nell’alleanza di governo, declinante e in grave crisi di identità dopo la scomparsa del suo leader Silvio Berlusconi e destinato a subire una “bastonata” alle Europee 2024?

O magari, attenzione, potrebbe avere ragione chi immagina che l’accerchiamento alla Meloni e l’idea di farle perdere credibilità agli occhi degli italiani, possa anche rappresentare un modo per aprire la strada e spianare il terreno a chi potrebbe diventare il futuro nuovo volto di punta del centrodestra italiano. E’ partito il countdown per la discesa in campo di Pier Silvio Berlusconi in politica nel 2024?

Mediaset ha fatto sapere che Striscia e Antonio Ricci godono di assoluta libertà e divieto di alcuna forma di “censura”, tuttavia è difficile immaginare che, al netto di una sbandierata autonomia editoriale, ai piani alti dell’azienda nessuno fosse informato della tempesta scatenata dal tg satirico su un giornalista che lavora per Mediaset e che è il compagno del primo ministro. Siamo alle porte di una resa dei conti nel centrodestra?

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