HomeAttualità e CronacaViolenza sessuale a Taormina: in carcere un innocente?

Violenza sessuale a Taormina: in carcere un innocente?

TAORMINA – Il programma di Italia 1, Le Iene, ha trasmesso un servizio riguardante un grave fatto di cronaca avvenuto a Taormina il 29 luglio 2016.

Quella notte, poco prima delle ore 5, una ragazza appena uscita da un locale ha subito un’aggressione sessuale nel pieno centro storico della località turistica. Per questa vicenda si trova in carcere un giovane originario di Paternò, Giuliano Salpietro, un farmacista oggi 36enne (29 all’epoca dei fatti), che quella notte aveva appena lasciato anche lui un locale. Salpietro è stato arrestato ed in seguito condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione per violenza sessuale.

Le Iene ha dedicato un servizio nella puntata del 17 ottobre scorso a questa drammatica vicenda. Nel servizio il fratello di Salpietro, Alessandro, sostiene che Giuliano sarebbe rimasto vittima di “un clamoroso errore giudiziario” e che non sarebbe stato lui a commettere l’orrenda violenza. Il giornalista de “Le Iene”, Alessandro De Giuseppe, ha raccolto alcune testimonianze.

CLICCA QUI E GUARDA IL SERVIZIO DE “LE IENE” SULLA VIOLENZA SESSUALE A TAORMINA.

La ragazza, quella sera, stava facendo rientro a casa da sola e a piedi venne seguita da un uomo. La donna, impaurita, si fermò per farlo passare ma l’uomo, invece di proseguire la sua marcia ha afferrato la malcapitata per un braccio, l’ha scaraventata a terra e con violenza l’ha costretta a subire atti sessuali, con in particolare il palpeggiamento delle parti intime. La giovane donna ha opposto resistenza e ha urlato con tutta la sua voce, così è riuscita a far desistere l’aggressore e lo ha costretto ad allontanarsi.

Le urla della giovane sono state sentite da un noto fotografo taorminese, che abita poco distante dal punto del tentato stupro. Il fotografo, con prontezza, ha preso la sua macchina fotografica e dalla finestra di casa ha scattato una foto nella quale si vede un ragazzo che scappa lungo una scalinata, a poca distanza dal campo sportivo. Quella foto ancora oggi potrebbe rappresentare un elemento determinante di questa storia.

La vittima – stando a quanto raccontato nel servizio de Le Iene – non avrebbe avuto modo di vedere con certezza il volto dell’aggressore ma i dubbi sull’identità di chi ha commesso l’orrendo crimine sono stati poi superati da un confronto organizzato dagli inquirenti per il riconoscimento. “Sono sicura, è lui”, “sono dispiaciuta per questo ragazzo, che si è rovinata la vita ma non ho alcun dubbio su com’è andata la storia”, ha detto la giovane che ha vissuto un’esperienza terribile ed è sinceramente convinta di quello che dice.

a sinistra Giuliano Salpietro e a destra la persona della foto scattata dal fotografo

Il fratello del condannato, invece evidenzia le differenze tra Giuliano e il soggetto della fotografia (le scarpe, il colore dei bottoni della camicia e i capelli) e sostiene che quella violenza sia stata commessa da un’altra persona: “Giuliano era vicedirettore della sua farmacia, sarebbe diventato direttore e si sarebbe sposato ma la sua vita si è fermata. La ragazza ha subito un trauma, lei è la vittima, ma ora questo trauma lo sta vivendo mio fratello”. Salpietro, intanto, continua a dichiararsi innocente.

Le Iene hanno ricostruito il caso in un servizio, provando così a capire se l’autore di questo reato è effettivamente il farmacista che sta scontando una condanna a 5 anni. E’ stato Giuliano Salpietro oppure – come sostiene la sua famiglia – la brutale aggressione avvenuta il 29 luglio 2016 a Taormina ai danni di una ragazza è opera di un’altra persona?

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