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Di Mare: “Mi resta poco da vivere”. Il dramma di un grande giornalista e amico di Taormina

Annuncio choc nel programma “Che Tempo che fa” sul Nove. Il giornalista napoletano Franco Di Mare, volto noto ed apprezzato dell’informazione in Italia, ha reso noto in un’intervista di essere gravemente malato e che gli resta poco tempo da vivere.

“Ho preso un mesotelioma, un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto nell’aria – ha detto Di Mare nell’intervista concessa al programma di Fabio Fazio -. Si prende perché si respirano particelle di amianto senza saperlo, senza rendersene conto, perché una fibra d’amianto è seimila volte più piccola di un capello, seimila volte più leggera di un capello. Una volta liberata nell’aria non si deposita più per terra, e ha un tempo di conservazione lunghissimo, può restare lì in attesa sino a 30 anni, e quando si manifesta ahimè, di solito è troppo tardi. Dire che con questo finiscono le speranze non è vero, perché la scienza va sempre avanti. Una soluzione potrebbe essere scoperta, speriamo che ci sia una soluzione e che non sia così lontana. Ho avuto una vita bellissima, mi voglio legare all’idea che c’è una vita, mi spiace scoprirlo solo adesso”.

Con queste parole Franco Di Mare, storico giornalista Rai, per tanto tempo inviato in teatri di guerra nella ex Jugoslavia, nella presentazione del suo libro ‘Le parole per dirlo’, ha raccontato il suo dramma. Il coraggio di trovarsi in prima linea negli scenari più difficili, quelli di guerra, come in particolare i Balcani, rischia di rivelarsi fatale per questo bravo giornalista.

Di Mare evidenzia la delusione verso l’ambiente di lavoro, si sente abbandonato e non fa mistero dell’amarezza nei confronti della Rai: “Tutti si sono dileguati, tutti i gruppi dirigenti. Capisco che ci siano ragioni sindacali e legali, io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare. Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Mi hanno trattato come se fossi un questuante. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”.

Professionista serio e scrupoloso, da sempre stimato dal pubblico, Di Mare, nella sua lunga carriera, ha condotto vari programmi in Rai, è stato anche vicedirettore di Rai 1, con delega ad approfondimenti ed inchieste e poi direttore generale dei programmi del giorno della Rai, occupandosi inoltre della direzione di Rai 3. Nel recente passato è stato apprezzato protagonista anche nella Città di Taormina, al fianco di Antonella Ferrara, in alcune edizioni del festival internazionale Taobuk. Ha sempre avuto parole gentili e piene di ammirazione per Taormina e per la Sicilia.

“Non è ancora tardi perché, come diceva Boškov: partita finisce quando arbitro fischia. Il mio arbitro non ha fischiato ancora”, ha detto Di Mare, che ha raccontato con tanta dignità il suo dramma. All’amico e collega Franco Di Mare va un abbraccio, con l’auspicio sincero che si possa riprendere e che ci possa essere una cura in grado di ribaltare il suo destino. Forza Franco, non mollare. La Madonna t’accompagni.

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