HomeAttualità e CronacaStangata Tari: la "rivolta" degli hotel di Taormina

Stangata Tari: la “rivolta” degli hotel di Taormina

TAORMINA – Accantonare la richiesta di pagamento per almeno due rate della Tari 2021 per dare respiro al comparto alberghiero di Taormina, flagellato da un biennio di pandemia che ha fatto crollare le presenze turistiche del 75% nel 2020 e poi del 64% nell’anno appena trascorso e che soprattutto ha azzerato (o quasi) i fatturati delle aziende. E’ la richiesta avanzata dall’Associazione Albergatori Taormina, presieduta da Gerardo Schuler, al Comune. Gli operatori dell’industria dell’ospitalità sono pronti al braccio di ferro con la casa municipale in una vicenda che, in caso di mancata intesa tra le parti, potrebbe portare ad una “pioggia” di ricorsi nei confronti del Comune da parte di diverse società che detengono la proprietà di attività alberghiere a Taormina. Il paradosso, infatti, in alcuni casi è quello di trovarsi al cospetto di richieste di pagamento persino superiori a quelle che nel 2019 si erano inquadrate in un periodo di massimo splendore del turismo: stavolta, invece, nel momento in cui sono crollate le presenze e i fatturati, le aziende rischiano di dover pagare addirittura di più.

“E una battaglia che vogliamo portare avanti con il massimo rispetto di tutti e nella consapevolezza che anche il Comune ha le sue difficoltà ma non è giusto che le imprese del settore alberghiero debbano farsi carico dei costi della Tari – evidenzia il presidente degli Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler – tenendo conto della crisi che si è portata via nel 2020 il 75% delle presenze e poi nel 2021 un ulteriore 64% rispetto ai flussi turistici del 2019”. Tra l’altro gli albergatori ritengono sia paradossale che in alcuni casi le aziende alberghiere si ritrovino di fronte a cartelle che hanno un importo addirittura superiore a quelle del 2019, con una situazione nella quale, in sostanza, quando si incassava di più si pagava di meno e adesso che il movimento turistico è crollato – e che alcune attività non hanno nemmeno aperto nel 2020 – l’imposizione della Tari ha degli importi persino superiori.

“Il DL 23/2011 che ha rintrodotto la Imposta di Soggiorno a livello nazionale, all’articolo 4 recita e quindi introduce in maniera chiara: “Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive”. La stessa identica frase è stata riportata per forza di cose anche nel nuovo regolamento della Imposta di Soggiorno del Comune di Taormina, approvato dal Consiglio Comunale con delibera 80 del 06.11.2021. Quindi è lecito chiedere che il Comune impieghi finalmente la tassa di scopo, da noi albergatori raccolta e bonificatagli per 10 anni di fila (e mai spesa per gli scopi previsti), per lo scopo della sua destinazione e che una parte venga adesso impiegata a sostegno degli albergatori”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.