HomeAttualità e CronacaBollette dell'acqua: dati choc, a Taormina pagano solo i fessi?

Bollette dell’acqua: dati choc, a Taormina pagano solo i fessi?

TAORMINA – Oltre 10 milioni di euro di “proventi dell’acquedotto” non incassati dal Comune. Non stiamo parlando del Comune di Roma o Milano, non si tratta di una metropoli ma di Taormina, la capitale del turismo siciliano che, al netto della sua fama internazionale, è pur sempre una piccola cittadina di neanche 11 mila abitanti.

I numeri emersi all’atto dell’approvazione del consuntivo 2020 hanno certificato una mancata riscossione da record che non nasce oggi ma si è alimentata nel tempo, da parecchi anni a questa parte e alla quale nessuna Amministrazione è riuscita a mettere sin qui un freno. I residui iniziali erano di 5 milioni e 641 mila euro già nel 2016, poi 6 milioni e 662 mila euro nel 2017, 8 milioni di euro nel 2018 e nel 2019 hanno raggiunto quota 10 milioni 038 mila euro, e poi l’anno successivo 10 milioni 694 mila euro, con la cifra definitiva a consuntivo del 2020 che è esattamente di 10 milioni 032 mila euro. Ovviamente, a conti fatti e bilancio chiuso, poco cambierà poi con le cifre definitive del 2021 e a maggior ragione in quello che è stato un altro anno di pandemia.

Praticamente la realtà impietosa che ne emerge è che da 15-20 anni a questa parte a Taormina quelli che abbiamo pagato le bollette dell’acqua, premurandoci a farlo nei tempi previsti, siamo dei fessi, mentre altri – molti altri – se ne sono fregati e la faranno anche franca perchè in diversi casi si tratta di morosità sulle quali il Comune si troverà di fronte a cifre inesigibili, che non rientreranno mai nel bilancio del Comune.

La lista di carico completata dagli uffici del Comune di Taormina per il servizio idrico, in riferimento all’anno 2020, ha rilevato per il servizio idrico 7507 utenze per un importo complessivo di 3 milioni 112 mila 938,08 euro da riscuotere. Adesso è partito l’iter per la riscossione con l’invio delle bollette ai residenti di Taormina, che prevede il pagamento con tre rate di versamento: la prima rata al 30 gennaio 2022; la seconda rata al 28/02/2022; e la terza rata al 30/03/2022. Ma anche in questo caso c’è da chiedersi in quanti pagheranno queste bollette e quanti, invece, continueranno a sottrarsi alle somme da versare nella consapevolezza che non avviene ciò che andava fatto già da molto tempo a questa parte: procedere al distacco dell’utenza a chi non paga. E chi se ne frega se magari si tratta di strutture ricettive: accogliere i turisti è importante ma non può essere un'”arma” per giustificare l’impossibilità di subire il “taglio” del contatore e meno che mai un alibi per (continuare a) non pagare.

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