“Dal governo Meloni arriva l’ennesima infornata di bonus per pochi e in futuro, forse. Servono 18,5 mld per confermare quelli già varati nella scorsa finanziaria. I bonus sono il mezzo attraverso cui da molto tempo si evita di mettere mano al miglioramento strutturale dei servizi pubblici a partire dalla sanità”. Il monito al governo arriva da Carlo Calenda, leader di Azione.
“I bonus – specialmente in deficit – sono mance con i soldi vostri e non richiedono competenze per essere erogati. Mettere a posto scuola, sanità, formazione etc è complesso perché vuol dire mettere mano su processi di lavoro, efficienza, personale. Per fare i primi serve solo mettere le mani sui soldi di tutti i cittadini e dare solo ad alcuni. Per mettere a posto servizi pubblici servono competenze gestionali che non ci sono più”, aggiunge Calenda.