HomeAttualità e CronacaLappio e la frana infinita: una vergogna da guinness dei primati

Lappio e la frana infinita: una vergogna da guinness dei primati

TAORMINA – Conoscete un posto al mondo, che non sia in Africa, dove una frana 20 anni dopo è ancora lì’ che attende di essere rimossa? La risposta (purtroppo) è Taormina, dove una frana di contrada Lappio è avvenuta nel lontano 2003 e quando siamo entrati nel 2022 non è stata rimossa.

Roba da “guinness dei primati”, da far arrossire di vergogna anche le mummie di Ferentillo, ma non la politica taorminese in una vicenda che incredibilmente ha attraversato irrisolta cinque Amministrazioni comunali e due commissari. La storia, tra le varie pagine di una vicenda kafkiana, è anche inutile rievocarla: in sintesi venne intercettato un finanziamento dal Comune, si andò poi in appalto ma la gara venne poi annullata e i lavori non sono neppure partiti, quel finanziamento è stato revocato poi dalla Regione e adesso se ne sta occupando, per sbrogliare l’intricata matassa, la struttura commissariale contro il Dissesto idrogeologico, una delle poche realtà serie e concrete della nostra isola.

La Regione Siciliana sta predisponendo il decreto di occupazione delle aree propedeutico a consentire l’esecuzione dei lavori per la frana di contrada Lappio, in atto a Taormina dal 2003. Il Comune ha autorizzato il piano di indagini che prevede l’autorizzazione ai tecnici ad introdursi in proprietà private interessate dai lavori e i proprietari delle aree non hanno formulato alcuna opposizione alle indagini sullo stato dei luoghi, dando così il via libera alle verifiche per la progettazione dei lavori di consolidamento di contrada Lappio. Ora si va verso l’emissione del decreto sulle aree.

Si tratta di un piano di interventi da 800 mila euro nel quale in questa fase sono stati avviati i rilievi geognostici e geotecnici, le prove di laboratorio e tutto ciò che occorre per la progettazione dei lavori. Ma la madre di tutte le domande è una: quando partiranno i lavori? Si spera presto, si auspica entro quest’anno perché arrivare alla ricorrenza dei 20 anni esatti di una frana sarebbe il punto esclamativo in cima ad un’imbarazzante onta di inettitudine che a Taormina ha raggiunto vette inesplorate. E ad un certo punto serve almeno un sussulto di concretezza.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.