HomeAttualità e CronacaLa pandemia a Taormina è finita: ora l'orgia estiva di spettacoli al...

La pandemia a Taormina è finita: ora l’orgia estiva di spettacoli al Teatro Antico

TAORMINA – A Taormina l’emergenza sanitaria è ufficialmente finita. Dal 1 aprile 2022 addio all’emergenza e primo stop al pass, via il sistema dei colori delle Regioni. Pazienza se in alcuni contesti per un pò si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Qui l’estrema unzione all’era Covid la hanno già portato direttamente dai tavoli di Palermo e Catania, la festa può partire e durerà da giugno a settembre, l’adunata è prevista al Teatro Antico di Taormina. Via il green-pass, portatevi il biglietto, meglio se è omaggio.

Il calendario definitivo degli spettacoli, ratificato dalla Regione, è un’autentica “orgia” senza tregua di eventi senza tregua, da giugno a settembre. Alla faccia del bicarbonato di sodio e della tutela di un sito archeologica d’epoca greco-romana. Il buon senso troppo spesso è un optional, ne abbiamo avuto ulteriore riprova

Doveva essere un’estate di ripartenza ma con parsimonia in una Taormina che verrà comunque invasa di suo dal turismo di prossimità e invece al Teatro Antico praticamente sono state previste tre stagioni in una. E siamo curiosi di vedere quanti spettacoli poi riempiranno il Teatro.

Fatto sta che c’è da recuperare tutto ciò che si è perso nel 2020 e nel 2021, i vari management spingono e le compagnie tornano in campo: la Regione risponde presente all’appello. Nel mezzo ci sarà anche l’offerta di Taormina Arte, il Tao Film Fest, Taobuk e ci saranno le visite serali del Parco di Naxos, tutte realtà che si inquadrano in un contesto dentro il territorio e per il territorio, vanno benissimo e si confermano, e di queste ne siamo contenti. Ma non si può esprimere la stessa soddisfazione per il trattamento complessivo che ancora una volta viene riservato alla Città di Taormina da chi allarga troppo il perimetro della platea e probabilmente ci considera “tappetino” dei salotti siciliani, terra di conquista estiva dove poter mettere tende e bandierine, fare per tre o quattro mesi all’anno ciò che si vuole. Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, aveva chiesto, in termini condivisibili, uno stop agli spettacoli dall’8 al 28 agosto e per tutta risposta da Palermo si è scelta la strategia del “mezzo, mezzo”, per dirla alla Vincenzo De Luca: è arrivato il contentino, lasciando sgombro almeno il periodo immediatamente antecedente il Ferragosto e quello subito successivo (tra il 10 e il 20 per intenderci), poi la settimana successiva (dal 21 al 28) è di nuovo carica di eventi come se non si sapesse che Taormina non chiude i battenti il 20 agosto e anzi è pieno come un uovo forse pure di più negli ultimi 10 giorni di quel mese.

Si dirà che c’erano già impegni presi in precedenza, c’era il carico degli spettacoli annullati e rimandati per due anni di fila. Ne prendiamo atto e non fa una grinza il discorso, perché è chiaro a chiunque che la pandemia abbia fatto danni bestiali in ogni settore e a maggior ragione pure nella musica e nell’arte e nella cultura, che deve tornare a lavorare e dare da mangiare a chi lavora in questo settore. Detto ciò, qualcosa vorrà pure dire se Taormina è rimasta con quattro vigili urbani, ha dei problemi logistici e di sicurezza da garantire, che sono stati rappresentati in quella lettera fatta dal sindaco e inviata ai vertici della Regione. La risposta a quelle istanze non può essere quella di un calendario che ha un lungo elenco senza pause di eventi previsti dall’11 giugno al 25 settembre.

E’ un calendario eccessivo che – lo vogliamo dire per rendere l’idea – crea non poche perplessità e legittime perplessità anche tra i vertici delle Istituzioni e dello Stato, che poi garantiscono per nostra fortuna l’ordine e la sicurezza sul territorio. Il problema rimane sempre quello: Taormina non può essere ospite in casa propria. Il Teatro Antico è della Regione, ed è vero, ma qui gli attori politici del territorio devono trovare il coraggio di andare fino in fondo e far capire che non siamo gli scendiletto di nessuno e questa logica del fottere a briglie sciolte in casa altrui sta diventando sempre più fastidiosa. Anche perché poi Taormina balla, sgasa e gode per due ore al Teatro Antico ma senza tutta quest’orgia di spettacoli va avanti comunque e i destini dei commercianti e degli hotel del posto passano da altri fattori.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.