TAORMINA – La Regione Siciliana ha scritto l’atto conclusivo dell’iter riguardante l’approvazione dello statuto della Fondazione Taormina Arte. L’assessore al Turismo, Manlio Messina, ha firmato il decreto di approvazione dello statuto che costituisce parte integrante dell’atto registrato il 6 maggio scorso e redatto dal notaio, la dott.ssa Adele Penna. Si tratta di un passaggio burocratico che definisce un lungo percorso burocratico che era iniziato a suo tempo con il passaggio dal vecchio comitato alla Fondazione, la transizione giuridica cioè dal precedente soggetto di cui erano soci i Comuni di Taormina e Messina e l’ex Provincia regionale di Messina, alla Fondazione Taormina Arte Sicilia di cui invece ora sono soci la Regione Siciliana e il Comune di Taormina.
Il decreto firmato dall’assessore Messina certifica l’uscita di scena del Comune di Messina e dell’ex Provincia regionale da TaoArte: un addio che era già noto da diverso tempo e che a questo punto è stato ratificato dalla Regione. Gli uffici palermitani hanno recepito le modifiche statutarie deliberate dal Consiglio comunale di Taormina il 29 aprile del 2021. Lo statuto è stato adottato con delibera del 12 maggio 2022 dal Commissario Straordinario della Fondazione, Bernardo Campo e quindi depositato a rogito del notaio incaricato. Soddisfazione è stata espressa per la definizione di questo passaggio, a completamento della procedura istruita, dal Commissario Campo. La Fondazione vive un momento di rilancio e TaoArte, adesso guidata dal Commissario Campo e dalla sovrintende Ester Bonafede, è arrivata quest’anno alla 40esima edizione del suo cartellone.
TaoArte si sta rilanciando e non si è fermata, d’altronde, neanche nel biennio dell’emergenza Covid, in cui l’ente culturale ha garantito la sua presenza e ha allietato i turisti che hanno scelto comunque di raggiungere la città in quella fase difficile. Adesso le criticità del passato sono alle spalle e all’orizzonte c’è un futuro importante, in discontinuità anche con le gestioni che avevano portato TaoArte ad una pesante condizioni debitoria che ha richiesto un’intensa ed incisiva attività di risanamento dei conti, della quale si è fatta carico la Regione.
