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Dall’emergenza alla nuova scuola: così è arrivata la svolta per i bambini di Trappitello

TAORMINA – In queste settimane e ormai da mesi vi abbiamo raccontato su TN24 l’emergenza della Scuola dell’Infanzia di Trappitello. L’abbiamo soprattutto affrontata, mettendoci la faccia e la penna, con il blitz del 2 dicembre 2022 e con le denunce. Adesso si è arrivati, finalmente, al momento risolutivo di tutta questa vicenda. Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari ha chiuso il plesso di Santa Filomena (poiché è stato accertato che “non vi sono allo stato attuale le condizioni per l’utilizzo in sicurezza dell’immobile“) e con apposita ordinanza ha requisito un immobile dove verranno trasferiti a breve i bambini. Ma questa è la parte che diventa formale realtà in queste ore.

La svolta è maturata nei giorni scorsi ed è giusto raccontarla, stavolta evidenziando che quando le cose si affrontano in un certo modo i problemi si possono risolvere. La chiusura di una scuola – lo abbiamo detto e scritto – purtroppo è una sconfitta per la città ma la soluzione che, alla fine, è stata trovata – e per come è maturata – va considerata un fatto positivo. Se non si tratta di un successo, certamente un episodio che fa ben sperare, in barba agli individualismi taorminesi e all’atavica incapacità di collaborare per risolvere i problemi.

Esattamente una settimana fa il consigliere Giuseppe Sterrantino (componente del Consiglio d’Istituto), che sul caso aveva presentato un’interrogazione già a gennaio, si era fatto portavoce di un sit-in dei genitori, organizzato per lunedì 7 marzo davanti alla scuola di Via Santa Filomena. Le famiglie (pochi genitori) si sono date appuntamento davanti alla scuola per un incontro con la dirigente dell’Istituto Comprensivo, Carla Santoro. Al confronto erano presenti anche alcuni rappresentanti del Consiglio d’Istituto, ed oltre a Sterrantino, Davide Pizzolo, i rappresentanti di classe Marina Franco, Roberto Vita, Giusy Emanuele, e la consigliera comunale Alessandra Cullurà. C’eravamo anche noi, da genitori prima di tutto.

In quel frangente si brancolava nel buio, in attesa di un’alternativa che non si intravedeva all’orizzonte e con tante idee che venivano rapidamente scartate. Ma le difficoltà devono sempre essere uno stimolo a superarle e mai un alibi per fermarsi. Da lì è scattata una ricognizione di vari immobili, simile alla ricerca di un ago in un pagliaio perché il contesto di Trappitello offriva poche opportunità.

Alla fine, mentre il Comune faceva i suoi sondaggi altrettanto infruttuosi – ci siamo messi a girare posti e contattare persone che potessero contribuire a quella svolta. E a tal riguardo va sottolineata la tenacia e l’impegno, in tal senso, della consigliera Alessandra Cullurà, insieme alla quale (e con lei Giusy Emanuele) abbiamo visionato diversi edifici. Alla fine si è arrivati all’immobile giusto, di cui la consigliera stessa ci aveva parlato la sera dello scorso 5 dicembre nelle fasi convulse del sopralluogo dei Vigili del Fuoco che aveva quasi portato alla chiusura della scuola, poi rimasta aperta con il carico agonizzante di un destino già scritto.

La preside Carla Santoro ha dato immediata disponibilità a visionare e valutare quei locali, così come il sindaco Mario Bolognari è stato altrettanto pronto e solerte – unitamente al vicesindaco Francesca Gullotta – nell’effettuare il sopralluogo che è servito a constatare lo stato dei luoghi e la fattibilità di questa ipotesi. E nei giorni successivi il primo cittadino ha gestito in termini ineccepibili l’iter, di concerto con la Prefettura di Messina, notiziata di tutto lo stato della vicenda. Sino all’atto finale della procedura, con l’ordinanza odierna di chiusura del plesso di Santa Filomena e contestuale requisizione dei locali di Via Francavilla.

Stavolta tutto è andato per il meglio ma soprattutto il caso è stato risolto con la giusta celerità ed efficacia. I bambini avranno un nuovo plesso, adattato ma funzionale, dove proseguire e concludere l’anno scolastico.

Infine, una nota a margine: la consapevolezza che alla fine le sinergie che hanno determinato questa soluzione risolutiva si sono anche rivelate provvidenziali per eludere qualche “paraculata” che, a quanto pare, forse rischiava compiersi ai danni del Comune di Taormina e dei bambini. Per fortuna a volte il diavolo fa le pentole e non i coperchi.

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