HomeAperturaChat di Messina Denaro, è Corona il mediatore di Giletti

Chat di Messina Denaro, è Corona il mediatore di Giletti

“Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di “Non è l’Arena” dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla Mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare. Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere”. Lo ha dichiarato all’Ansa il patron di La7, Urbano Cairo.

Sarebbe stato l’ex agente Fabrizio Corona a vendere, tramite un’agenzia, alla trasmissione di Massimo Giletti ‘Non è l’Arena’ le chat audio tra Matteo Messina Denaro e due pazienti conosciute durante la chemioterapia. Corona era stato contattato dal conoscente di una delle donne divenute amiche del capomafia durante le cure alla clinica La Maddalena. Le pazienti non conoscevano la vera identità del padrino che aveva detto di chiamarsi Andrea Bonafede. Corona ha poi incontrato in Sicilia il suo tramite per avere gli audio poi venduti a ‘Non è l’Arena’. Il contenuto era stato anticipato dal sito Mowmag.com.

Nel febbraio scorso i primi messaggi diretti alle due amiche su Whatsapp da Messina Denaro erano finiti in onda: “Curiamoci e vediamo dove arriviamo. Del resto non sappiamo niente del futuro. Il mio corpo mi ha tradito, ancora non riesco a capacitarmi. Non lo sopporto più questo corpo. Io avevo una vita bellissima, non avevo previsto quello che sta accadendo e non lo posso accettare“, diceva l’ultimo dei Corleonesi.

In un altro audio rassicurava l’amica per un esame che tardava ad arrivare, in altre note vocali ‘U Siccu, latitante per trent’anni, parlava di sé: “Io in genere sfuggo dal farmi conoscere. Anche da mia mamma. Io sono così. Sono tipo un felino. Con me stesso, più che altro. Quando le persone mi studiano e indovinano, minchia, mi infastidisco come una belva”. Mentre in macchina invia un messaggio alle due donne, questa volta per far ascoltare una canzone, “Crazy“.

A marzo a “Non è l’Arena” nuovi audio: questa volta Messina Denaro si rivolgeva all’amica di rientro da un viaggio all’estero, la invitava a divertirsi e a portargli un magnetino come regalo fino al riferimento a un ipotetico incontro tra i due: “Se io sto bene e ritorno prima del 18 ovviamente te lo dirò e cercherò di fartelo sapere prima. Se non accadrà ci vediamo l’8 gennaio e faremo la festa di Natale assieme, ok? Ti abbraccio amica mia, ti voglio sempre bene e sempre grazie di tutto e della tua amicizia”, concludeva ‘U Siccu.

Corona ha preso le difese di Massimo Giletti e Non è l’Arena. In un post su Instagram l’ex paparazzo ha voluto dedicare un pensiero al giornalista, suo amico da tempo, dopo la notizia della sospensione della trasmissione su La7. «Amico mio, amante della verità, persona buona. Questo è Massimo. Un grande professionista un uomo che vive del e per il suo lavoro. Un giornalista televisivo che si è messo in gioco e ha creato di fatto una voce nuova nel panorama televisivo e dell’informazione. Quanti avrebbero avuto il coraggio di mettersi in gioco fino a questo punto? Nessuno, ed è evidente», scrive Corona accompagnando queste parola a una foto di loro due insieme. « A certi giornalisti Massimo non è mai piaciuto, a un certo sistema Massimo non è mai piaciuto – aggiunge – Sì abbiamo collaborato e se questa non è per voi giornalisti “chic” una cosa degna, significa che abbiamo lavorato bene. Conosco i professionisti validissimi del team della trasmissione; autori preparati e maestranze di grande livello. Tutta gente lasciata a casa senza alcun riguardo». «Ti voglio bene Massimo, non mollare proprio ora. Con affetto e stima Fabrizio», conclude.

Enrico Mentana era pronto a fare uno speciale su La7 per chiarire i motivi della sospensione del programma, contando anche sulla presenza di Massimo Giletti in studio. Qualche giorno fa, però, il progetto è naufragato e a spiegare il perché ci ha pensato lo stesso protagonista della vicenda, con un video mandato in onda al telegiornale della tv di Cairo.

“Ci sono vicende che non si possono risolvere all’interno di uno studio televisivo, vanno affrontate nei luoghi deputati per farlo, cioè gli uffici di un’azienda. Altrimenti si rischia di finire dentro l’aula di un tribunale -ha spiegato Giletti -. Sono stato in Procura a Firenze e questo vi fa capire che la vicenda è complessa, è difficile, è delicata quella che stiamo vivendo. Per questo, pur dicendo davvero grazie a Enrico Mentana, non mi è possibile partecipare allo speciale previsto per domenica su La7. Lo devo soprattutto ai magistrati che stanno lavorando a questa indagine, lo devo anche forse per rispettare me stesso. Io devo e parlerò sicuramente – conclude Giletti – ma questo non è il momento giusto per farlo e forse non è neanche il modo giusto. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori”.

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