HomeAperturaAPPELLI DA TUTTO IL MONDO MA PUTIN NON SI FERMA

APPELLI DA TUTTO IL MONDO MA PUTIN NON SI FERMA

Nonostante i tentativi della diplomazia e dei Capi di Stato, la situazione in Ucraina resta grave. Da tutto il mondo si susseguono gli appelli per il cessate il fuoco, Vladimir Putin però non arretra e non ha intenzione di desistere dai suoi piani di guerra che stanno provocando un genocidio.

Il presidente russo Putin, nel corso di una telefonata, ha fatto sapere a Emmanuel Macron che Kiev “deve” esaudire le richieste di Mosca per continuare il dialogo con la Russia e che se non raggiungerà i suoi obiettivi con i negoziati, lo farà con la guerra.

La Russia interromperà la sua operazione militare solo quando l’Ucraina smetterà di combattere e le richieste di Mosca verranno soddisfatte”. Malgrado l’intensa azione diplomatica delle ultime ore – che ha visto scendere in campo, con diverse sfumature, attori come Cina, Israele, Turchia, il Vaticano – Putin alza un muro e non si scompone di fronte agli appelli e alle sanzioni. La linea di Mosca resta la stessa, indisponibile a qualsiasi compromesso, quasi impassibile e sprezzante dei tentativi di fermare la guerra. Ma soprattutto si conferma il cinismo totale di chi non ha nessuna pietà e nessun ripensamento di fronte al bagno di sangue di una popolazione che per la sua follia sta pagando con la propria vita: tanti uomini, donne e bambini sono già morti, altrettanti stanno scappando dall’Ucraina.

Prosegue in queste ore la fuga dei civili. In auto, in scooter, in autobus, su camion e furgoni, con i camper, perfino in bicicletta. Spesso a piedi, con anziani e feriti caricati sulle carriole. Nelle ore sempre più drammatiche di una guerra devastante, i civili si stanno spostando in massa dall’area di Kiev, dove a centinaia, a migliaia stanno cercando di mettersi in salvo.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intanto ha rilanciato la sua disponibilità ad incontrare Putin: “Sono pronto a negoziare direttamente con il capo del Cremlino”. Poi l’appello all’Occidente ed in particolare ai Paesi della Nato: “Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre”.

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