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FUGA DI MASSA DALL’UCRAINA: NATO E UE SI DIANO UNA MOSSA PER FERMARE LA GUERRA

E’ un dramma spaventoso in Ucraina. La gente continua a fuggire, terrorizzata da una guerra che sta seminando distruzione e morte. In auto, in scooter, in autobus, su camion e furgoni, con i camper, perfino in bicicletta. Ma più spesso a piedi, con anziani e feriti caricati sulle carriole. È la fuga dei civili dall’area di Kiev, dove a centinaia, a migliaia stanno cercando di mettersi in salvo. Emblematiche sono le immagini scattate a Irpin, a pochi chilometri dalla Capitale: i soldati aiutano centinaia di sfollati a sgomberare passando sotto un ponte distrutto. Secondo l’Onu sono già oltre 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall’Ucraina in 10 giorni.

Il terzo round di colloqui per tentare di arrivare alla pace si terrà oggi nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, in Bielorussia. Putin, intanto, ha già fatto sapere nelle scorse ore a Macron che se non raggiungerà i suoi obiettivi con i negoziati, lo farà con la guerra. Kiev rifiuta i corridoi umanitari verso la Bielorussia e la Russia proposti da Mosca, come ha riferito il governo ucraino; è stata data invece da Zelensky la “disponibilità a negoziare modelli di garanzia non Nato, ma nessun accordo possibile su Crimea e Donbass”.

Si parla di una tregua ma, a quanto pare, la Russia ha iniziato ad “ammassare le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev”. Ne è convinto l’esercito ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. Nella città di Irpin, alla periferia occidentale della capitale, le truppe russe stanno avanzando con carri armati e unità di fanteria motorizzata, oltre a tentare di raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil, affermano i militari in un rapporto.

L’Occidente, la Nato e l’Europa ribadiscono il “no” alla richiesta di una No Fly Zone in Ucraina ma qualcosa bisogna fare ed è il tempo di agire in fretta. Le buone intenzioni non bastano più e non si può attendere che Mosca si pieghi alle sanzioni. Putin non ha intenzione di fermarsi e intanto continua a morire tanta gente innocente e tanti altri sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. La Nato e l’Unione Europea si diano una mossa per trovare in fretta una soluzione risolutiva, facciano il possibile e l’impossibilità ma soprattutto non può più passare il messaggio che per evitare un conflitto internazionale (e ovviamente questo non lo vuole nessuno) si debba continuare ad assistere a braccia conserte a una strage di persone innocenti, come non si vedeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

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