HomeAperturaUCRAINA, BOMBE SU DONNE E BAMBINI: FERMATE QUESTA STRAGE DI INNOCENTI!

UCRAINA, BOMBE SU DONNE E BAMBINI: FERMATE QUESTA STRAGE DI INNOCENTI!

Orrore, sangue e crudeltà senza fine in Ucraina. L’attacco più sanguinoso degli ultimi giorni, avvenuto a Mariupol, nel sud dell’Ucraina, in violazione al cessate il fuoco in vigore per l’apertura di un corridoio umanitario, ha provocato una strage all’ospedale pediatrico. Le bombe hanno ucciso, secondo fonti ucraine, bambini e donne partorienti. E’ una notizia che lascia sgomenti e sembra, una volta di più, allontanare la prospettiva della pace. L’Ucraina piange lacrime amare, di morte e disperazione (nella foto sopra uno scatto di Fabio Bucciarelli, un’immagine tristemente eloquente su quanto sta avvenendo).

Il mondo assiste a braccia consorte al massacro e non ferma il bagno di sangue che continua in Ucraina. La diplomazia continua a tentare di bloccare il conflitto ma i risultati sin qui sono stati fallimentari e a pagare un prezzo altissimo sono i civili, uccisi e/o costretti alla fuga in altri Paesi.

La strage di queste ore arriva alla vigilia di un importante summit in Turchia tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia. Condanna da parte di Boris Johnson: “Attacco ignobile, valutiamo sostegno a Ucraina per difendersi da attacchi aerei”.

L’ospedale pediatrico di Mariupol, che ospita reparti maternità, è stato centrato da un raid, come si vede dalle immagini postate su Facebook dal capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform. La tragedia ha scatenato l’ira del presidente Volodymyr Zelensky: “Un attacco diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità”, scrive su Twitter, pubblicando il video della distruzione provocata dal raid russo. L’ospedale “non esiste più”, dice il vicecapo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin, citando testimoni oculari. “Molte donne sono rimaste ferite e uccise”, ha aggiunto. E anche noi ribadiamo l’interrogativo: la Nato, l’Onu e l’Europa quando hanno intenzione di cominciare a fare qualcosa di concreto in aiuto del popolo ucraino per difenderlo e salvarlo da questo genocidio?

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