TAORMINA – Ore di particolare fermento a Taormina per la vicenda dei mancati pagamenti al Comune di alcuni tributi, che riguardano annualità pregresse e per effetto dei quali adesso la casa municipale – per il tramite di una società di recupero crediti – ha richiesto il pagamento delle somme entro 60 giorni.
Nell’ambito delle procedure avviate, a quanto risulta, si è verificato anche il pignoramento presso terzi nei confronti di due aziende alberghiere di Taormina. Ciò ha portato al blocco temporaneo del conto in banca delle società interessate da questa azione di recupero coattivo delle somme.
Adesso si cerca una soluzione risolutiva che consenta alle strutture di mettersi in linea con i pagamenti (l’Associazione Albergatori Taormina chiede piani di rateizzazione con lo slittamento della prima rata al 2023) ma con la necessità, al contempo, che vengano sbloccati al più presto i conti in banca, per consentire agli hotel di operare regolarmente nella stagione estiva.
Sono a rischio, infatti, i livelli occupazionali, i posti di lavoro del personale che presta servizio in queste strutture e di conseguenza c’è preoccupazione anche per le famiglie di questi lavoratori.
