HomePrimo pianoTaormina senza i russi: i numeri di un lusso per pochi

Taormina senza i russi: i numeri di un lusso per pochi

TAORMINA – Alle porte della stagione turistica 2022 Taormina “mastica” amaro per la perdita dei turisti russi che non raggiungeranno la capitale del turismo siciliano a seguito delle restrizioni scaturite dalla guerra in Ucraina (dove ricordiamoci sempre che c’è in corso un genocidio ai danni della popolazione ucraina con un’invasione criminale che sta provocando mattanza bestiale di gente che viene bombardata, deportata, stuprata e torturata). Ma nei numeri quanti sono questi turisti russi che verranno mancare in questo territorio da qui ai prossimi mesi? Sono davvero così tanti? La risposta non si presta a troppe interpretazioni. mancheranno all’appello pochi turisti che spendevano tanto.

Vediamo nel dettaglio il dato ufficiale delle presenze turistiche riguardante il mercato russo a Taormina negli ultimi anni: ovviamente il biennio della pandemia fa poco testo e nel 2021 i russi arrivati in città erano stati 2 mila 194 mentre nel 2020 addirittura 1.481, minimo storico da parecchi anni a questa parte. Assai più attendibili, tuttavia, sono le statistiche del 2019, ultima stagione d’oro sinora del turismo internazionale, quando a Taormina arrivarono 8 mila 917 vacanzieri dal Paese di Putin. Nel 2018 i turisti russi a Taormina erano stati 7.080.

In definitiva tante attività economiche locali se ne faranno una ragione dell’assenza dei big spender di Mosca e San Pietroburgo, e potranno puntare su altri mercati alternativi, ne risentirà semmai il target specifico di alto livello di alcuni negozi e degli alberghi di lusso che beneficiavano di queste poche presenze. I russi che hanno fatto tappa a Taormina erano oligarchi e famiglie facoltose che disponevano indubbiamente di un forte potere d’acquisto e ha consentito loro di non farsi alcun problema a spendere fare in poche ore shopping da 3 o 4 mila euro, piuttosto che a cenare accompagnandosi a tavola con vini pregiati da mille euro. Non si può dare torto alla corretta analisi fatta sull’argomento dal presidente degli Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler: “E’ un mercato che quantitativamente non portava grossi numeri, sarà però un’assenza pesante perché si trattava però di “big spender” che spendono 7 volte più di un cliente low cost”.

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