TAORMINA La Città di Taormina onora la memoria del prof. Vincenzo Morici con una Santa Messa in suffragio dell’ex primario dell’ospedale San Vincenzo, morto nei giorni scorsi all’età di 73 anni. I funerali di Morici si sono svolti martedì scorso a Catania, nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, ma tante persone di questo territorio non hanno avuto la possibilità di prendere parte alla cerimonia, che tra l’altro è stata molto partecipata. Per questo la gente ha chiesto di poter dare qui un ultimo saluto al luminare che ha salvato tante vite nei suoi anni di attività all’ospedale di Taormina.
Da qui il gesto di grande spessore umano e morale del parroco di Taormina, mons. Carmelo Lupò, che ha deciso di prevedere una Santa Messa in ricordo del prof. Morici, domenica 17 marzo 2024, alle ore 18, nella Basilica Cattedrale di Taormina.
Mons. Lupò ha reso noto con un avviso pubblico che “accogliendo il desiderio di quanti non hanno potuto presenziare ai funerali, sarà celebrata una Santa Messa di suffragio” per Morici. Sarà l’occasione “per esprimergli la nostra gratitudine per il servizio svolto – continua il parroco – e per fare sentire la nostra vicinanza ai familiari per la dolorosa perdita”.
Il 19 dicembre 2009, ricordiamo, andò in scena davanti al “San Vincenzo” di Taormina una di quelle giornate che rimarranno nella storia del presidio e rendono l’idea del segno indelebile lasciato in questo territorio dal medico catanese. La gente scese in strada per una marcia a difesa del reparto allora diretto da Morici, che rischiava la chiusura, Ma soprattutto 14 mila persone si mobilitarono firmando una petizione a difesa del primario e della sua equipe. Uno straordinario gesto collettivo di affetto verso il prof. Morici, una dimostrazione di forte riconoscenza verso il suo operato. La stessa riconoscenza che in tanti vogliono testimoniargli, ancora una volta, con un ultimo abbraccio. E’ l’ora della triste dipartita ma oggi, come allora, stavolta lassù, dal giardino degli angeli, siamo certi che il prof. Morici sarà grato e orgoglioso dell’amore della sua gente.
