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Morici va in cielo, rimane il grande amore per Taormina: “14 mila volte grazie”

TAORMINA – L’ospedale di Taormina è ormai da anni sottoposto al progressivo depotenziamento della struttura, alcuni reparti sono stati chiusi e altri sopravvivono con attività ridotte. Il 19 dicembre 2009 andò in scena davanti al “San Vincenzo” una di quelle giornate che rimarranno nella storia di un presidio che rischia di andare incontro alla sua lenta e inesorabile fine. Quel sabato mattina fu organizzata una marcia silenziosa ma rumorosa eccome, una manifestazione di protesta per dire No alla chiusura del reparto di Chirurgia Generale allora diretto dal prof. Vincenzo Morici. Un evento che vide la presenza di tante persone, ed a conclusione della quale vennero consegnate al sindaco del tempo, Mauro Passalacqua, le oltre diecimila firme raccolte in un paio di settimane. Le firme su quei fogli erano, per esattezza, 14 mila. Un numero impressionante di cittadini, un intero comprensorio che si oppose alla chiusura della Chirurgia generale e che intese testimoniare la loro grande vicinanza al prof. Morici. Al fianco del primario, in prima fila, c’era, tra gli altri, l’allora presidente del Consiglio comunale, Eugenio Raneri, e poi il personale del presidio ma soprattutto la gente. La Regione Siciliana, pochi giorni più tardi, decise di desistere da quel proposito di chiusura del reparto e quella battaglia fu vinta.

“Ricorderò sempre l’amore dei miei pazienti e della gente, quella raccolta firme e le tante mani che ho stretto quella mattinata. Mi dicevano che non avrebbero permesso la chiusura del reparto. Mi incoraggiavano a non mollare, esprimevano vicinanza per difendere questo reparto ma volevano anche testimoniare che credevano in me per la mia vicenda personale. Tutto quell’affetto mi ha toccato, mi ha toccato l’anima e lo porterò nel mio cuore, per sempre grato. Mi hanno fatto sentire vivo, mi hanno dato tanto forza”, dichiarerà allora Morici, commosso, in un’intervista a Emanuele Cammaroto.

Fa impressione proprio l’espressione “per sempre grato”, detta con umiltà e voce commossa da un uomo al quale sono stati, invece, gli altri a dire quelle stesse parole. I suoi pazienti, ancora oggi, a maggior ragione, lo ringraziano per l’eternità, come nel caso di coloro a cui Morici ha salvato la vita, a volte anche mettendosi in macchina la notte, d’urgenza, per andare in ospedale. “Il chirurgo non si forma con il nome e non basta il cognome, bisogna esserci sempre per la gente e lo si deve fare in sala operatoria. Con tutte le tappe, dalla A alla Z”, diceva Morici.

Nei giorni della lotta caparbia per difendere il reparto di Chirurgia Generale era ancora il 2009, Morici dovrà poi aspettare il giugno del 2013 per vincere definitivamente la sua battaglia più importante e così mettere fine a quasi 20 anni di odissea giudiziaria e di calvario umano. Al fianco del prof. Morici sono sempre rimasti la moglie Ada, anche lei stimata professionista all’ospedale San Vincenzo, e i figli Riccardo ed Enrico.

Intanto, come tanti altri catanesi che Taormina la amano davvero, anche lui, Enzo Morici, si è legato in modo sincero a questo territorio. Si considerava ormai un “taorminese” d’adozione. La città la viveva nelle sue tante ore di lavoro in ospedale ma era pure partecipe delle problematiche locali. Contemplava Taormina dal suo affaccio sul mare di Isola Bella e la raccontava con l’orgoglio di chi da queste parti ha fatto la sua parte, salvando tante vite umane. Aveva un sogno e ad un certo punto avrebbe voluto inseguirlo: diventare sindaco di Taormina. Forse, se non fosse stato per le sue vicissitudini avrebbe vinto anche quella sfida. “Mi piacerebbe sdebitarmi per l’amore che questo territorio mi ha dato e fare anche qualcosa per difendere l’ospedale”. Questo suo sogno non l’ha mai coronato ma in fondo la politica passa e poi tramonta come la parabola fugace di una stella cometa, mentre Enzo Morici è una stella polare che ha brillato assai più a lungo con la luce garbata del suo camice bianco. Ha lasciato un segno e oggi entra a pieno titolo nel libro della storia della Città di Taormina, tra le pagine di coloro che hanno fatto del bene e hanno anche dato lustro al territorio. A pieno titolo e con merito, il prof. Morici rimarrà per sempre in questo libro d’onore.

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