HomeParlamentoSalvini nella morsa di Zaia e Vannacci: ribaltone Lega?

Salvini nella morsa di Zaia e Vannacci: ribaltone Lega?

Matteo Salvini si avvicina a grandi passi verso una fase politica che potrebbe portarlo al crepuscolo della sua leadership della Lega. Il capo del Carroccio sta giocando una partita nella partita, perché le Europee diventano uno spartiacque per la Lega ma prima ancora per i suoi destini politici. Se la Lega non raggiunge il 10% sarà la sua Caporetto, ma c’è di più. Si alza e si fa sempre più asfissiante il pressing di Luca Zaia, che da più parti viene visto come l’erede naturale di Salvini al vertice della Lega. Non a caso Salvini sta cercando in tutti i modi di chiudere un accordo per consentire la ricandidatura, con licenza di un altro mandato, all’attuale governatore del Veneto. E sullo sfondo spunta il generale Roberto Vannacci, che Salvini vorrebbe candidare come capolista alle Europee per la Lega e che – come detto anche qui su TN24 – non scenderà in campo per fare la comparsa e nemmeno il comprimario. Per Salvini l’avvento in politica di Vannacci può essere una salvezza nell’immediato e magari dare uno slancio al partito per ottenere quel 2-3% in più che sarebbe puro ossigeno negli equilibri interni alla Lega e nei rapporti con gli alleati di governo. Ma, a lungo andare, Vannacci non accetterebbe di farsi “parcheggiare” come eurodeputato a Bruxelles, l’obiettivo del generale che sta per lasciare il suolo ruolo nelle forze armate per entrare in politica, è quello di diventare un protagonista dello scacchiere romano.

“Ieri dopo il Consiglio dei Ministri ho parlato con Giorgia Meloni dell’agenda di governo, ho raccontato quello che stiamo facendo al ministero delle Infrastrutture, l’ho aggiornata su quello che sto facendo da ministro, poi abbiamo parlato di regionali, con il centrodestra contiamo di andare uniti e di vincere. Troveremo l’accordo, ovviamente a livello locale ci sono tante persone valide. Per me in linea di principio è giusto sempre sostenere l’uscente, ma nel nome dell’unità della coalizione l’accordo lo troveremo”. Queste le parole del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, ospite di “Agorà”, Rai Tre. “Non penso che mi candiderò alle Europee, ho tante cose da fare, più che chi si candida, la gente vorrebbe sapere per fare cosa ti candidi. In Europa la Lega sta facendo tante battaglie come quella sulle auto”, ha spiegato poi il leader della Lega.

“Salvini non andrà in Europa, la Lega avrà uomini e donne in gamba. La candidatura di Vannacci? Ne stiamo parlando, è una persona che stimo – ha aggiunto -. Ha fatto il generale in giro per il mondo, salvando vite”. Quanto al terzo mandato per i presidenti di Regione “secondo me è un fattore di democrazia – ha sottolineato il vicepremier -. Se un sindaco o presidente di Regione è bravo perchè non ricandidarlo? Per i parlamentari non c’è questo vincolo”. Salvini, insomma, getta acqua sul fuoco ma sa che ora comincia a muoversi sui carboni ardenti, stretto nella morsa tra Zaia e Vannacci. Il ribaltone leghista non è più fantapolitica.

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