HomePoliticaRischio incendi, Regione scarica costi sui Comuni: esplode l'ira di De Luca

Rischio incendi, Regione scarica costi sui Comuni: esplode l’ira di De Luca

TAORMINA – Clima rovente all’Ars a Palermo, dove la Regione prevede nella manovra economica nuovi costi a carico dei Comuni ed esplode la protesta di Cateno De Luca. Il leader delle opposizioni e sindaco di Taormina è intervenuto in Commissione Bilancio e ha invitato il governo regionale a fare un passo indietro sulla norma che metterebbe a carico dei comuni le spese per la pulitura – in termini sostitutivi – dei terreni dei privati.

“Per coprire la propria incapacità il Governo scarica sui sindaci la responsabilità per la pulizia dei terreni pubblici e privati mandando a gambe all’aria i bilanci dei comuni”, tuona De Luca.

“Si prevede – ha detto De Luca – un fondo di Un milione che il Corpo Forestale dovrebbe utilizzare per intervenire in sostituzione dei sindaci nei casi di pericoli per la pubblica incolumità. Ed è Un milione per tutto il territorio regionale, non si sa bene in base a quale calcolo. E si prevede, inoltre, che vi sia poi il recupero delle somme a danno dei Comuni. Da cosa verranno prese quindi queste risorse? Dai trasferimenti che verranno fatti ai Comuni? E’ stata fatta una simulazione pratica di cosa significa per un sindaco emettere un’ordinanza, che sino a quando si tratta di intimare ai destinatari di far pulire il proprio fondo è un conto, ma intervenire in termini sostitutivi è tutta un’altra cosa. E questa ordinanza che fa un sindaco entro 30 giorni poi va regolarizzata. Vi rendete conto che questa è una norma che manda in dissesto i comuni? Come si può pensare che un sindaco debba fare almeno 50 ordinanze ed entro 30 giorni andare in Consiglio comunale e dargli la copertura finanziaria?. La copertura la si trova con il 3% sul trasferimento ordinario per cui hanno vincolato questi fondi ai comuni? Siamo alla follia. Questa norma manda in fallimento i comuni. Non si può fare propaganda sulla pelle dei comuni. Non esiste la partita contabile sulla quale il sindaco interviene in sostituzione del privato, le norme contabili obbligano a dare copertura finanziaria all’ordinanza sindacale entro i 30 giorni e questo iter non si può fare con un capitolo inventato di presunti introiti a danno del privato”.

“Non è giusta questa cosa – aggiunge De Luca -. Invito il governo ad accantonare questa norma. La Forestale come farà la valutazione su come e dove intervenire? Chi farà le segnalazioni? Chi stabilirà dove intervenire e dove no? Ci sono interi appezzamenti sui quali non sono state fatte nemmeno le successioni e che appartengono a 50 proprietari. Cosa faremo di fronte queste situazioni? Lo sapete quanto costa soltanto la notifica di un atto? Così si mettono a rischio i bilanci dei Comuni. Questo meccanismo manda in dissesto i comuni”.

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