HomeApertura"Putin è morto", Zelensky bleffa? La verità è a Novo-Ogariovo

“Putin è morto”, Zelensky bleffa? La verità è a Novo-Ogariovo

Volodymyr Zelensky continua a ripetere che “Vladimir Putin morto” e rimarca che le sue fonti “sono attendibili”. E allora il mondo si interroga su queste affermazioni forti che il presidente dell’Ucraina ha già pronunciato già in più circostanze e che si ostina a difendere, ritenendo che in Russia stia andando in scena una messa in scena al vertice del Cremlino, dove non ci sarebbe più il presidente russo. Ma Zelensky bleffa, provoca oppure sa davvero qualcosa che sino a questo momento sfugge alla comunità internazionale e che potrebbe essergli arrivata realmente dall’intelligence interna o da quella di altri Paesi?

I complottisti ripetono da mesi che Putin è malato e descrivono ciò con dovizia di particolari. Inoltre, in linea sempre con questa tesi, il Corriere della Sera, lo Zar ha disertato la tradizionale “grande conferenza stampa di fine anno, il messaggio del presidente alle Camere riunite, il grande ricevimento al Cremlino di Capodanno”. Casualità?

Dai tremori di Putin all’ipotesi, alquanto fantasiosa, che sia stato sostituita da un sosia, il passo è breve. “Non riesco a capire se è lui che appare ogni tanto in video, se è vivo, e se è lui che prende le decisioni”, ha aggiunto Zelensky. Ad accrescere i dubbi c’è anche il fatto che nella notte tra 18 e 19 gennaio il presidente russo stavolta non si è concesso il tradizionale tuffo nell’acqua ghiacciata per la cerimonia del Battesimo ortodosso. L’immagine del capo politico che si concedeva delle prove dimostrative del suo strapotere appartiene al passato.

C’è chi sostiene che Putin non si faccia più vedere in pubblico per paura di essere contagiato dal Covid. Ognuno azzarda una tesi differente ma probabilmente la verità sta nel mezzo. Putin è vivo, è ancora in carica al suo posto, anche se qualche problema di salute sembra averlo realmente.

E la prova che sia tutt’altro che defunto è l’installazione di una batteria missilistica anti-aerea nel villaggio di Zarechny, alle porte di Mosca. A 10 chilometri da lì, sottolinea ancora il Corriere della Sera, c’è la residenza di Putin di Novo-Ogaryovo. Una prova quasi schiacciante che lo Zar vive ancora, si è premurato di proteggersi dallo spauracchio di un attacco ucraino e continua a guidare le ostilità della guerra in Ucraina.

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