TAORMINA – Il sindaco di Taormina accelera le sue manovre per le Europee, non esclude un “Papeete bis” a Roma dopo il voto ma al momento allontana lo scenario di un ribaltone a Palermo e fa un annuncio che va a riguardare anche le vicende di Palazzo dei Giurati. “…La giunta regionale? Non cadrà. Neanche le cannonate serviranno a togliere loro il c… dalle poltrone…”: queste le parole di Cateno De Luca intervistato da Klaus Davi per il suo web talk “KlausCondicio”.
La dichiarazione di De Luca interessa, di riflesso, anche Taormina perché ormai è storia nota che il leader di Sud chiama Nord punta dritto alla futura presidenza della Regione Siciliana e già prepara il terzo assalto al Palazzo d’Orleans dopo le candidature del 2012 e del 2022. De Luca, nel momento in cui finirà la legislatura alla Regione, correrà per la poltrona attualmente occupata da Schifani e ciò significa che se si andrà a scadenza naturale il mandato dell’esponente di Forza Italia si concluderebbe nell’autunno 2027. Se, invece, dovesse esserci una crisi politica a Palermo tale da determinare una fine anticipata della legislatura, a quel punto De Luca si lancerebbe subito nella contesa, si dimetterebbe da sindaco e renderebbe nuovamente contendibile la fascia tricolore conquistata nel maggio 2023. Ma l’idea di De Luca è che il governo regionale, al netto delle turbolenze del momento e delle tensioni nel centrodestra, andrà avanti.
L’annuncio di De Luca allontana, per il momento, lo scenario di una corsa anticipata per la sua successione, “gela” le aspettative dei suoi oppositori ma anche i sogni inconfessabili dei suoi stessi alleati che già hanno avviato le prime manovre e vogliono prendere posizione nella volata per farsi scegliere dallo stesso De Luca e incassare la nomination alla fascia.
