HomeTurismo & LifestyleMa Taormina ha compreso la lezione di Boyens?

Ma Taormina ha compreso la lezione di Boyens?

TAORMINA – “Sono convinto che l’Italia sia una meta eccezionale. Quando ci confrontiamo con le agenzie di viaggio di tutto il mondo, l’unico difetto che emerge è forse quello di essere un po’ vittima del proprio successo. In certi momenti, dato l’affollamento di determinate location, nei periodi di picco registriamo infatti un lieve calo d’interesse da parte di alcuni viaggiatori del lusso“. Così si era espresso nei giorni scorsi il vice president & divisional leader Southern Europe di Belmond, Christian Boyens, che nell’anticipare le prossime strategie del colosso dell’ospitalità a cinque stelle, Belmond, aveva anche posto la questione importante dell’overtourism. Belmond, come si sa, dal 2019 fa capo a Lvmh di Bernard Arnault e l’impero del lusso a Taormina detiene la proprietà degli hotel Timeo e Villa Sant’Andrea, ed inoltre ha aperto nel 2021 Dior, nel 2023 il primo Louis Vuitton Cafè in Italia e a breve aprirà Loro Piana.

Belmond (Lvmh) è una presenza di primo piano nelle dinamiche di Taormina, una realtà di prestigio, un’azienda virtuosa tra quelle in assoluto più trainanti nel comparto turistico della Perla dello Ionio, con una capacità significativa di impatto economico e di immagin nel mondo. “Dopo aver concluso i lavori al Villa Sant’Andrea di Taormina, presto partirà pure il restyling del Grand Hotel Timeo. Insomma, i nostri piani di potenziamento della qualità dell’offerta non si fermano, accompagnati sempre da tanta formazione per il personale. Perché il nostro obiettivo è quello di trasmettere sempre il senso del luogo di ciascuna delle nostre destinazioni”, ha poi aggiunto Boyens, che ha posto l’accento su quanto potrebbe diventare determinante la capacità (o meno) di garantire una condizione ottimale di vivibilità del territorio agli ospiti che lo visitano e che alla filiera locale garantiscono rilevanti entrate. La questione, evidentemente, concerne allo stesso modo anche le aspettative e i diritti dei residenti.

“L’Italia è un Paese bellissimo e le persone normalmente sono molto gentili – ha osservato il manager -. Ma bisogna pensare a quello che accade in estate quando tutte le località più belle devono fronteggiare un grande afflusso di visitatori, che va oltre le capacità e la resilienza degli operatori e delle infrastrutture. In ottica lusso questo è ovviamente un problema, perché si tratta di una tipologia di ospiti che non ama l’overtourism”.

C’è da chiedersi se questa autorevole osservazione – di cui abbiamo dato notizia su TN24 il 28 marzo scorso – sia stata compresa e recepita a Taormina, dove una lettura attenta e una riflessione andrebbe fatta ma si ha la sensazione che si stia andando in una direzione alquanto opposta. C’è da chiedersi, ad esempio, se i vari “eventi” previsti in città e spalmati dal Comune nell’arco dell’anno saranno appuntamenti di richiamo per i turisti che dovrebbero arrivare a Taormina per seguirli e quindi gremire gli alberghi (specie in bassa stagione), portando un beneficio economico alla filiera o se, piuttosto, si stia correndo il rischio di incrementare il “mordi e fuggi” e la pressione sulla città con l’assalto di occasionali vari e avventori dall’hinterland e da altre zone della Sicilia. E’ chiaro che se accompagni al casello di San Gregorio i concerti del Teatro Antico e poi apri le porte di Corso Umbe a altre migliaia di persone per la Notte Bianca, qualche perplessità viene spontanea anche alle Signore Montalve della Quiete. Aggiungiamoci la pressione veicolare che si sta registrando sulla strada statale 114 già in questi giorni e il dado è tratto.

Ognuno si farà la sua idea, poi ovviamente si vedrà e verrà il tempo dell’evoluzione oggettiva di questa situazione. Intanto, al netto dei soliti paesanismi che affliggono la città, Taormina in un modo o nell’altro va per la sua strada con l’impegno degli operatori economici, veri protagonisti spesso bistrattati ma fondamentali della prima linea dell’ospitalità. Al resto, da sempre, ci pensa il “pilota automatico” degli Dei. E menomale che c’è quello.

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