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Israele: gli sforzi di Netanyahu per impedire mandato arresto Cpi

In attesa di una risposta di Hamas alla controproposta di Israele sugli ostaggi, a preoccupare il primo ministro Benjamin Netanyahu è anche la possibilità che la Corte penale internazionale (Cpi) possa emettere mandati di arresto nei suoi e nei confronti di funzionari israeliani per crimini di guerra. Per evitarlo Netanyahu sta conducendo una “pressione telefonica senza sosta” sugli Stati Uniti. Washington, secondo quanto riportano i media, starebbe infatti tentando “un disperato sforzo diplomatico” per aggirare quello che sarebbe “un grave deterioramento dello status internazionale di Israele”. La scorsa settimana Netanyahu aveva definito oltraggiose le indagini della Corte penale internazionale, affermando che avrebbero creato un pericoloso precedente.

Il ministro degli Esteri Israel Katz ha avvertito le ambasciate israeliane in tutto il mondo di prepararsi a “un’onda antisemita, antiebraica e anti-israeliana” nel caso venissero emessi i mandati d’arresto. Si intensificano gli sforzi della diplomazia internazionale per cercare di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi e per un cessate il fuoco a Gaza. Nella serata di domenica 28 aprile telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu: tra i temi trattati, l’ultimo tentativo da parte di Washington di evitare l’offensiva su Rafah e favorire un’intesa che dia tregua agli sfollati della Striscia. Biden e Netanyahu, si legge in una nota della Casa Bianca a conclusione della telefonata tra i due leader, “hanno esaminato i colloqui in corso per garantire il rilascio degli ostaggi e un immediato cessate il fuoco a Gaza”. Biden, continua la nota, “ha fatto riferimento alla sua dichiarazione con altri 17 leader mondiali chiedendo che Hamas rilasci i suoi cittadini senza indugio per garantire un cessate il fuoco e aiuti alla popolazione di Gaza”.

Dopo la tappa in Arabia Saudita per una riunione speciale del World Economic Forum, in settimana il segretario di Stato Usa Antony Blinken sarà in Giordania e Israele nel suo settimo viaggio nell’area dal 7 ottobre. Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha fatto sapere che Blinken parlerà degli sforzi per assicurare il cessate il fuoco a Gaza che vedrà la liberazione degli ostaggi e assicurerà aiuti umanitari alla Striscia.

Fonte: Euronews Italia
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