HomeAperturaL'EUROPA HA CAPITO: PUTIN VUOLE LA STRAGE DEL GRANO

L’EUROPA HA CAPITO: PUTIN VUOLE LA STRAGE DEL GRANO

In ritardo di 90 giorni ma l’Europa si sveglia, almeno parzialmente, dal suo torpore, e realizza che tra i piani di Vladimir Putin nella folle guerra in Ucraina c’è anche e soprattutto l’intenzione di scatenare una vera e propria crisi alimentare nel mondo. Non a caso è stato bloccato sinora il grano prodotto dagli ucraini e, come si poteva prevedere, si scopre che è stato anche rubato dai russi. Impedire l’export del grano ucraino significa paralizzare le economie altri, scatenare una carestia senza precedenti in Africa e ciò potrebbe presto spingere migliaia, se non milioni di africani, a riversarsi in Europa (a partire dall’Italia) per sfuggire alla fame e alla tremenda situazione che si prospetta. Anche questo può destabilizzare l’Europa, rompere il fronte dell’Occidente e allentare la morsa sulla Russia delle sanzioni. Putin lo sa benissimo e sta speculando su tale aspetto per mettere pressione ai suoi nemici.

Il primo treno merci con un carico di grano dall’Ucraina è arrivato in queste ore in Lituania, al porto di Klaipeda, passando attraverso la Polonia, secondo quanto hanno riferito le ferrovie di Stato di Vilnius. Per le sue esportazioni, Kiev è alla ricerca di rotte alternative ai porti ucraini, sempre bloccati dal conflitto con la Russia. “Ci aspettiamo di ricevere un treno al giorno dall’Ucraina, ciascuno con un carico fino a 1.500 tonnellate di grano e altri prodotti agricoli”, ha detto il portavoce della compagnia ferroviaria Ltg Mantas Dubauskas, citato dell’agenzia di stampa Reuters. Nei primi 10 giorni di maggio, l’export di grano ucraino è più che dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 667.000 a 300.000 tonnellate. I numeri sono a dir poco significativi.

“Putin sta usando il tema alimentare come un’arma, l’impatto si sente non solo sull’Ucraina ma anche in Africa e Asia: non abbiamo dubbi che le truppe russe rubano il grano ucraino o distruggono le scorte, ci sono varie prove. Non possiamo dire cosa possiamo e vogliamo fare per contrastare la situazione perché è in corso una guerra, ma sono in corso discussioni su come intervenire una volta che le navi hanno lasciato i porti”. Sono le pesanti accuse mosse dal portavoce della Commissione europea dopo la pubblicazione da parte della Cnn di foto satellitari che immortalerebbero il furto del grano ucraino da parte dei russi. “Ancora una volta, la nostra risposta è e deve essere quella di mobilitare una maggiore collaborazione a livello europeo e a livello globale” dichiara la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, spiegando che l’Europa sta lavorando a soluzioni per portare il grano sui mercati globali.

Alcune immagini di Maxar Technologies scattate il 19 e il 21 maggio sul porto di Sebastopoli mostrerebbero le navi Matros Pozynich e Matros Koshka attraccate accanto a silos di grano, da cui riversavano il materiale nelle stive. Le navi dopo aver caricato quello che si ritiene sia grano ucraino rubato, hanno nel frattempo lasciato il porto, una sarebbe in navigazione verso Beirut mentre dell’altra non si conoscerebbe la meta. La guerra nella guerra è quella per il grano. E prima si attrezzerà l’Europa per sbloccare questi carichi e prima si potrà impedire una carestia che rischia di fare tante vittime nel mondo. Molte di più dei caduti in guerra in Ucraina.

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