HomeAttualità e CronacaIl Pronto Soccorso di Taormina "scoppia", la politica se ne infischia

Il Pronto Soccorso di Taormina “scoppia”, la politica se ne infischia

TAORMINA – Finisce il 2023 e noi di TaorminaNews24 vogliamo chiuderlo accendendo, una volta di più, i riflettori sull’ospedale San Vincenzo, cuore di una battaglia sulla quale non molliamo di un millimetro la presa. Mentre nei vari comuni del Distretto Sanitario 32 si prepara lo spumante e il panettone per brindare all’avvento del nuovo anno, al presidio ospedaliero di contrada Sirina gli addetti ai lavori fanno come sempre il loro dovere e lo fanno affrontando da soli tante difficoltà irrisolte. Sono criticità delle quali, in buona sostanza, alla politica non importa niente, se non in tempo di campagne elettorali.

L’immagine di questo articolo si commenta da sola: è il Pronto Soccorso del San Vincenzo questa mattina, con 9 pazienti in Obi (Osservazione Breve Intensiva), tra cui una minore di 13 anni con la mamma ed il fratellino di 3 anni. Il Pronto Soccorso resta sotto pressione, con un costante flusso di pazienti che arrivano in reparto per essere assistiti. Permane la solita carenza d’organico e nulla si può rimproverare agli operatori del PS al pari di tutti quelli che lavorano ogni giorno al San Vincenzo. A loro, che svolgono il proprio lavoro con professionalità, abnegazione e senso del dovere, va il nostro plauso. Per il resto la stella cometa del disinteresse guida l’imperturbabile approccio distaccato della politica di zona verso questo ospedale.

Nell’ultimo decennio si sono persi circa 100 posti letto all’ospedale di Taormina. Tanta roba. Altrove salterebbero i tavoli e volerebbero le sedie nelle sedi politiche ed istituzionali per riportare qui ciò (anche solo una parte) di cui è stata privata la gente. Non qui. Da queste parti le battaglie di territorio non interessano nemmeno ai cittadini, figurarsi ai loro rappresentanti. Ci si limita a qualche passerella per mostrarsi solidali con il Ccpm, e più o meno si galleggia con leggerezza sul sostanziale piano inclinato del “chi se ne fotte”.

Fregarsene, per assurdo, può anche essere una scelta legittima, perché in fondo l’ospedale di Taormina è abbandonato a se stesso ormai da tempo immemore e a turno se ne sono infischiati tutti, indistintamente, dei vari reparti depotenziati. L’espoliazione si è compiuta in cavalleria. Tuttavia la stagione dei “finti tonti” poi, presto o tardi, rischia di produrre il punto di non ritorno. La ruota gira, gira e rigira ed è come una centrifuga che ad un certo punto finisce per portare il conto a chiunque e mette alla prova tutti e nessuno escluso.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.