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Il centrodestra si aggrappa a Matilde Siracusano: solo lei può ribaltare il voto a Messina

La campagna elettorale per le Comunali a Messina si avvia verso una sfida in cui non ci sarà in campo da candidato sindaco Cateno De Luca ma il sindaco dimissionario, di fatto, è presente eccome ed è lui che sta trainando il proprio candidato, Federico Basile, con un “porta a porta”, quartiere per quartiere, finalizzato a spingere l’ex direttore generale del Comune di Messina al successo nella tornata di voto del prossimo maggio.

Il centrodestra arranca, non trova la quadra e non individua il nome del candidato da contrapporre al duo De Luca-Basile. Anzi un nome c’è ed è l’unico che metterebbe tutti d’accordo in 10 minuti: si chiama Matilde Siracusano, la deputata messinese che ha sconfitto i luoghi comuni di chi la riteneva una presenza di passaggio a Montecitorio e si è cucita addosso, sul campo, i “galloni” di parlamentare che fa sul serio l’interesse del proprio territorio.

L’esponente di Forza Italia ha ingaggiato una battaglia sulla baroccopoli di Messina, l’ha portata ad un risultato storico e altre cose buone ha fatto anche in diversi momenti. E allora, di gran carriera, è diventata la più corteggiata di un centrodestra che spinge per convincerla a scendere in campo e a candidarsi a sindaco della Città dello Stretto. Forza Italia la candiderebbe subito, Fratelli d’Italia ci starebbe sul suo nome e la Lega farebbe lo stesso. La sua è un’investitura che rappresenta un caso nazionale perché di questi tempi vedere i tre partiti a braccetto su un nome è un esercizio di alleanza che non accade da tempo e meno che che mai dopo le vicende del Mattarella bis.

Ma l’onda lunga di un centrodestra che fa di tutto per convincere la Siracusano ad “immolarsi” e scendere in campo si scontra con le valutazioni oggettive della diretta interessata che, almeno per il momento, non ha nessuna intenzione di imbarcarsi in questa partita. Non lo vuole fare non perché abbia paura di perdere ma perché ha altri piani per il suo percorso politico. I messinesi la ragazza della loro città che a Roma non ha fatto la “bella statuina”, ha sgomitato e si è fatta rispettare e valere, la voterebbero e probabilmente rischierebbe sul serio di essere eletta.

Il fatto è che Matilde Siracusano ha dimostrato, a dispetto della giovane età, di avere l’intelligenza di non farsi travolgere dagli eventi e di non farsi prendere dai facili entusiasmi. Sa che avrebbe chance concrete di prendersi la prima poltrona di Palazzo Zanca (lo sa anche De Luca che ha iniziato a lanciarle frecciate e la teme, a maggior ragione, il suo “fedelissimo” Basile), allo stesso tempo l’azzurra guarda oltre lo Stretto. Ha l’inconfessabile consapevolezza che alle prossime elezioni politiche, se per caso dovesse vincere il centrodestra, un posto di rilievo per lei (da sottosegretario?) sarebbe praticamente prenotato per essersi dimostrata un volto candidabile, spendibile e affidabile. E allora la scelta che prevale, ad oggi, è quella di declinare l’offerta, dire con garbo “no grazie” alla sindacatura e proseguire l’avventura a Roma. Pensieri e strategie di una parlamentare che farà strada e vuole lanciarsi in altre battaglie importanti: merce rara, di questi tempi, nella “giungla di capre” che ci circonda.

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