“Le nazioni dell’Occidente, quindi anche l’Italia, sono considerate ostili da chi con la violenza intende far valere le proprie ragioni. Mi convinco sempre più che stare dalla parte dell’Ucraina sia stata e resti la scelta più naturale. Solo poche settimane fa, ho avuto modo di visitare in Sicilia la base di Sigonella, rinsaldando il senso della nostra appartenenza al Patto Atlantico”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci sulla guerra in atto in Ucraina.
Musumeci si è anche soffermato sulla ricorrenza dell’8 marzo, Giornata internazionale dedicata alle donne: “Una immagine, come un pugno in faccia, voglio associare a questo 8 marzo. Quella della giovane donna uccisa a Kiev, sull’asfalto il suo cadavere crivellato di colpi con accanto i corpi dei suoi due bambini, gli zainetti ancora indossati e i trolley, pieni delle poche cose in fuga con loro. Non fioriscono le mimose in Ucraina. Non c’è festa, oggi, ma guerra. E donne che lottano, soffrono, si difendono, vengono sopraffatte, combattono, costrette ad imbracciare un fucile. Diritti calpestati, certezze svanite, gioia e futuro cancellati, chissà per quanto tempo ancora. C’è buio, sangue e fuoco, non il giallo luminoso delle mimose, in Ucraina. A quelle donne – che hanno identici coraggio, orgoglio e tenacia delle nostre donne che quotidianamente combattono un’altra guerra, fatta non di bombe ma di femminicidi, violenze sessuali, discriminazioni di ogni tipo – il mio pensiero e impegno quotidiano”.
