HomePoliticaHCE ha firmato: il lodo parcheggi a Taormina è chiuso

HCE ha firmato: il lodo parcheggi a Taormina è chiuso

TAORMINA – Il contenzioso parcheggi a Taormina è ufficialmente chiuso. E’ arrivata, infatti, la firma, dell’Ati costituita da HCE Costruzioni SpA (mandataria) e le società I.C.L.A S.p.A., Comil S.p.A. e Studi e Progetti Costruzioni (mandanti) sulla proposta di transazione avanzata dalla Commissione Straordinaria Liquidatoria che si occupa delle procedure del dissesto al Comune di Taormina. La firma della controparte scrive la parola fine alla lunghissima contesa sull’appalto dei lavori di realizzazione del collegamento sotterraneo tra i versanti nord e sud del centro storico e parcheggi sotterranei di Taormina.

Le richieste complessivamente avanzate dall’ATI ammontavano ad € 50.766.834,49, mentre l’istruttoria condotta dagli uffici considerava ammissibile alla massa passa un importo di € 35.403.692,89, al netto di alcuni giudizi ancora sub-iudice. Al termine di una complessa trattativa, l’Ati, rinunciando ad alcune delle proprie pretese iniziali, con una nota del 26 settembre 2023, aveva comunicato poi la disponibilità ad accettare la via transattiva, a definitivo saldo e stralcio di ogni altro credito e/o pretesa ad oggi vantati nei confronti del Comune di Taormina, a fronte di un pagamento complessivo di circa 28,5 milioni di euro (dei quali 2 milioni circa già incassati).

Il 16 ottobre 2023, l’OSL, di cui fanno parte i tre professionisti incaricati dal Quirinale, Lucio Catania (presidente), Maria Di Nardo e Tania Giallongo, aveva quindi formulato una propria diversa offerta, quantificandola in 23,5 milioni di euro (di cui 2 milioni già versati).

Il 19 ottobre 2023 HCE Costruzioni, in proprio e in qualità di mandataria dell’ATI, ha dichiarato di accettare la controproposta della Commissione. Ora si è arrivati alla sottoscrizione dell’intesa, con il via libera della controparte che fa seguito agli atti già assunti dall’OSL, che a sua volta aveva autorizzato il presidente Catania di recente a provvedere alla firma della transazione. L’impresa, nel contesto dell’accordo transattivo, è stata anche vincolata a rinunciare ad ogni giudizio in essere ed ad ogni pretesa vantata o da reclamare, con la chiusura pertanto dei vari giudizi pendenti sulla materia.

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