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L’opposizione a De Luca: “Propaganda su evasione, accertamenti a chi ha già pagato”

TAORMINA – L’opposizione torna all’attacco dell’Amministrazione De Luca e va allo scontro sulla questione delle bollette e dell’attività di recupero dell’evasione in atto con le relative procedure intraprese dall’esecutivo.

“Il sindaco De Luca si fa vanto delle attività di recupero dei tributi ma lo fa, ancora una volta, dal suo punto di vista e senza fare riferimento invece a come si sta realizzando tutta questa azione di recupero dei tributi di cui parla ripetutamente con una lunga serie di inesattezze e le solite, immancabili, offese agli ex amministratori. Il sindaco dovrebbe sapere o farsi dire dai suoi “esperti” che la scorsa Amministrazione si era prontamente attivata per dare incarico ad una società specializzata nel recupero dei tributi e dovrebbe anche specificare che per tutto ciò che concerne l’attività di rientro delle somme c’è un importante lavoro in atto che viene sovrinteso dall’Organo Straordinario di Liquidazione per tutta la parte che va sino al 31 dicembre 2020, l’anno cioè che precede la dichiarazione del dissesto. In questo ambito il concessionario ha provveduto ad attivare le procedure di riscossione coattiva ed esecutiva. Nello specifico, per la riscossione dell’Imu che va dal 2013 al 2021 il concessionario, ricevuta la lista di carico, ha provveduto alla “notifica degli avvisi coattivi e successivamente ha attivato le procedure di riscossione esecutiva e cautelare. Allo stesso modo anche sulla Tari, dopo aver preso in carico la lista dei morosi per le annualità che vanno dal 2014 al 2021, il concessionario ha provveduto ad “attivare le procedure di riscossione coattiva ed esecutiva finalizzata alla riscossione del credito”. Identica azione per la Tasi e i tributi minori, e tutto ciò per le situazione di morosità”.

“De Luca e la sua Amministrazione soprattutto dovrebbero, invece, sottolineare gli aumenti delle tariffe imposti ai cittadini nei mesi scorsi con il “Salva Taormina” e spiegare anche come mai sono stati inviati numero avvisi di accertamento a contribuenti che avevano già pagato le bollette e che in diversi casi vanno incontro al danno e alla beffa, con il concreto rischio di dover pagare per due volte la stessa bolletta. Un esempio? Gli anziani che avevano già pagato la loro bolletta nelle annualità pregresse e che magari non hanno conservato quella ricevuta e, non disponendone più, sono quindi impossibilitati a produrre agli uffici un dimostrativo dell’avvenuto pagamento. E come loro anche altri cittadini. Bollette rimandate, sviste ed errori: di questo non parla il sindaco? O vogliamo parlare delle inaccettabili lunghe code davanti agli uffici che costringono i cittadini a perdere ore ed ore, intere giornate, per chiarire la loro posizione? Anziché vantare i numeri, si dovrebbe dare conto ai cittadini di tutta questa ingiusta attività vessatoria che va oltre l’esigenza di porre in essere l’iter di recupero tributi e che, invece, sembra finalizzata soltanto al sindaco di esibire un’elencazione propagandistica di dati maturati sulla pelle dei contribuenti. Oppure vogliamo ancora raccontare la favola dell’inesistente rischio di un secondo dissesto?”.

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