TAORMINA – In occasione della Giornata della Memoria, che viene celebrata il 27 gennaio, la FIDAPA BPW Italy sezione di Taormina, presieduta dalla prof.ssa Lucia Lo Giudice, in collaborazione con le Associazioni Lions Club, Rotary Club e Unitre di Taormina, procederà alla posa di un “Pietra d’inciampo” in ricordo della Famiglia Kurschner. Si tratta di una delle tante famiglie perseguitate dai nazisti, che decise di mettere fine alla propria vita nelle acque della baia di Mazzarò per non dover più fuggire all’orrore delle leggi razziali. E partendo proprio dalla drammatica storia di questa famiglia, che attraversò l’Europa per sfuggire alle persecuzioni, si ritiene di assoluto rilievo un’iniziativa che intende evidenziare la necessità di ricordare ciò che accadde, affinché non si verifichi mai più. L’iniziativa delle pietre d’inciampo consiste nell’incorporare nel selciato stradale delle città blocchetti di pietra ricoperti d’ottone su cui sono incisi i nomi dei deportati nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale o comunque perseguitati e vittime dell’orrore.
La cerimonia del 27 gennaio a Taormina è prevista alle ore 17 al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano.
La Fidapa intende collegarsi idealmente, attraverso questa posa simbolica, all’iniziativa voluta dall’artista tedesco Gunter Denning che voleva depositare nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio, al fine di incidere in maniera tangibile sul territorio e di perpetuare, così nel tempo, la memoria affinché gli orrori delle persecuzioni naziste non cadano nel dimenticatoio e soprattutto si possa lasciare testimonianza alle giovani generazioni. Un progetto artistico ispirato da ragioni etiche, storiche e politiche che è uno strumento contro l’oblio, il negazionismo e il revisionismo storico. In Italia le pietre di inciampo ad oggi sono 1344, mentre in Europa ne sono state depositate oltre 75.000.
Il termine “inciampo” deve intendersi in senso visivo e mentale per far riflettere chi si imbatte in modo casuale in una di queste pietre. C’è un detto che recita: “l’essere umano è l’unico animale che riesce a inciampare due volte sulla stessa pietra”, proprio per questo la “Memoria” è una necessità imprescindibile sia per gli individui che per le collettività. In Sicilia le pietre di inciampo non sono molte, la nostra regione ha avuto la fortuna di non annoverare molti deportati, ma anche se fosse stata deportata una persona soltanto, ricordare è un dovere poiché la sofferenza non si misura sulla quantità.
Si tratta, insomma, di un messaggio di grande valenza etica che viene rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
