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Renzi: “Noi mettiamo il coraggio prima della comodità”

“Davanti alle guerre, al calo demografico, alla crisi identitaria e culturale noi diciamo “Stati Uniti d’Europa”. Siamo gli unici che mettono il progetto politico nel simbolo. Gli altri ci mettono i loro cognomi, accecati dal loro bisogno di apparire leader. Ma i veri leader non mettono il cognome nel simbolo: chiedono ai cittadini di scrivere loro il cognome nella scheda. E se i cittadini li eleggono, poi loro li rappresentano. Andando a Bruxelles, non prendendo i voti per scappare”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi, leader di Italia Viva e della lista “Stati Uniti d’Europa”.

“Noi sul simbolo ci mettiamo Stati Uniti d’Europa – spiega Renzi -. È una proposta di Emma Bonino, una donna molto diversa da me per storia e formazione culturale. Ma se ci mettiamo insieme – con tanti altri – non lo facciamo sul passato, lo facciamo sul futuro. Pensiamo che senza una battaglia alta e nobile per gli Stati Uniti d’Europa i nostri figli staranno peggio. Lo pensiamo per l’elezione diretta del Presidente della Commissione, lo pensiamo per il diritto di veto da togliere a Orban, lo pensiamo per l’esercito europeo e per la politica estera che sia davvero politica estera e non burocrazia estera. Lo pensiamo per la sanità, per l’intelligenza artificiale, per le infrastrutture, per la cultura, per una sostenibilità ambientale che non sia mera ideologia. A questa proposta di Emma abbiamo detto sì. E siccome io credo che senza la battaglia per gli Stati Uniti d’Europa saremo tutti messi peggio, sento il dovere di correre anche io. Corro in ultima posizione, non in prima. Corro senza cognome nel simbolo, se volete il cognome lo scriverete voi. Corro con la certezza che se eletto al Parlamento Europeo lascerò il Senato della Repubblica. E mi costa lasciare questo ufficio, caspita se mi costa. Ma noi non siamo quelli della comodità. Sono quindici anni che a ogni bivio rischiamo e rilanciamo”.

“Una volta ci è andata male, al referendum. Altre volte ci è andata bene. Ma abbiamo messo sempre il coraggio prima della comodità. Tocca farlo anche stavolta. E lo facciamo col sorriso. Non ho nulla di più da dirvi se non chiedervi una mano. Io mi gioco molto. Ma lo faccio perché credo che siamo gli unici a portare la politica in questa campagna elettorale. Guardate che i leader che si candidano per non andare a Strasburgo dimostrano di non aver capito nulla di che cosa sia l’Europa. Se noi non andiamo in Europa, in Europa faranno senza di noi. Sulla salute, sull’ambiente, sulle infrastrutture, sull’educazione, sul sociale. L’idea di considerare le elezioni Europee solo un sondaggio italiano come fanno Schlein, Tajani e ovviamente Meloni fa male alla credibilità della politica italiana. Noi di Stati Uniti d’Europa siamo diversi da loro”.

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