Garlasco, la sfida choc del killer: colazione dopo il delitto

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Le nuove indagini sul delitto di Garlasco sembrano portare nella direzione di una svolta netta sull’orario del delitto. Chiara Poggi sarebbe stata aggredita e poi uccisa a partire dalla nottata tra il 12 e il 13 agosto 2007, e più precisamente quando alle ore 01.52 l’allarme di casa Poggi venne disattivato e poi riattaccato da qualcuno. La vittima non sarebbe mai arrivata viva alla mattinata, e i resti rinvenuti nella spazzatura della villetta, tra cui due porzioni di fruttolo in particolare, non sarebbero la sua colazione (la ragazza, tra l’altro, era allergica al formaggio e stando ai rilievi eseguiti sul suo corpo, nel suo stomaco c’erano solo i resti della cena fatta il 12 agosto sera). Ma c’è di più perchè in cucina c’erano due cucchiaini nel lavello, sporchi e ancora da lavare: chi li ha usati e chi li ha messi lì? Sono stati utilizzati per consumare le due porzioni di fruttolo?

L’assassino (o insieme a lui anche eventuali complici) potrebbe aver dato luogo ad una macabra colazione a delitto compiuto o più semplicemente avrebbe inscenato anche qui un depistaggio? Questo gesto va interpretato come una vera e propria sfida agli inquirenti da parte del killer? Il mistero della colazione nel video dell’ispezione compiuta dai carabinieri nella villetta di casa Poggi, pubblicato dal documentarista e reporter investigativo Luigi Grimaldi.