HomeTurismo & LifestyleEu Wemed, è l'ora del turismo eco-intelligente: Taormina si sveglia?

Eu Wemed, è l’ora del turismo eco-intelligente: Taormina si sveglia?

TAORMINA – Il turismo internazionale guarda sempre di più alla prospettiva di flussi accompagnati da politiche eco-sostenibili ed in quest’ottica si inserisce anche il progetto europeo WeMED_NaTOUR è cofinanziato dal programma europeo EMFAF (un fondo gestito dal Cinea). Si propone di rivoluzionare il turismo costiero attraverso lo sviluppo di pacchetti eco-intelligenti transnazionali responsabili e sostenibili per le scuole in linea con i principi dell’economia blu. Questo progetto cofinanziato europeo, guidato da un consorzio di partner situati in Italia, Portogallo, Belgio, Spagna e Mauritania, mira a creare un’ondata di cambiamento e supportare le parti interessate locali che attingono al mercato dell’ecoturismo, migliorando l’ambiente imprenditoriale, e contribuire alla crescita economica e alle opportunità di lavoro nel Mediterraneo.

Questi obiettivi sono perseguiti attraverso il Programma di rafforzamento delle capacità che mira a migliorare le competenze e le conoscenze delle aziende nei siti marini costieri attraverso un corso online gratuito incentrato sulle politiche marittime, turismo e sostenibilità. Il corso ha ricevuto feedback positivi da parte di PMI e privati ​​interessati al turismo sostenibile e sarà aperto fino alla fine della fase di implementazione del progetto.

Il progetto è coordinato da X23 – The Innovation Bakery e realizzato da Enit – Ente Nazionale Italiano per il Turismo | Viaggia senza plastica | Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale (Isto) | Cluster marino delle Baleari | Turismo de Portugal e Ufficio Nazionale del Turismo (Ont) Mauritania.

Si parla di progettazione e sperimentazione di pacchetti eco-intelligenti da parte delle scuole in Italia, Spagna, Portogallo e Mauritania la prossima primavera. Nel frattempo le principali destinazioni turistiche italiane si cominceranno ad attrezzare o no alle sfide di un turismo che cambia ed esige politiche per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente? A Taormina diverse criticità sono state sollevate ed evidenziate in questi anni da Legambiente, ed anche da altre realtà del territorio come Serapide e Patrimonio Sicilia.

Tuttavia, solo per fare qualche esempio, da tempo immemore e ancora adesso a Taormina i sentieri rimangono per larga parte abbandonati, in condizioni che si commentano da sole. Isola Bella, la Riserva più bella e importante della città ed unicum nel territorio siciliano, nel periodo della stagione turistica rimane nel mirino di un sistematico assalto antropico che ne mette a dura prova l’habitat naturale. E a Taormina si continua ad attendere dall’ormai remoto 1976 un Prg, adesso Pug, in una città che ha consegnato a piene mani larghi tratti del suo incantevole paesaggio alla cementificazione selvaggia e dove si consente ancora adesso di costruire “allegramente” infischiandosene altamente dell’obbligo di adeguarsi ai tempi. Liberi tutti e chi se ne frega delle più elementari norme di salvaguardia.

L’approccio innovativo di progetti europei come questi mirano invece a far capire alle giovani generazioni il valore delle politiche ambientali e a tracciare uno scenario futuro in cui si possano creare le condizioni fondamentali per aumentare il fascino delle destinazioni costiere e marine, passando per aspetti chiave: adozione di infrastrutture sostenibili per l’alloggio e i trasporti; biodiversità e preservazione naturale; rispetto per l’ambiente, la comunità locale e il coinvolgimento dei fornitori; focus su sicurezza, aspetti digitali, empowerment ed esperienze su misura. Itinerari di gita scolastica che diventano la base per costruire un avvenire decisamente differente dal presente.

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