HomePoliticaCorvaia al bivio: trattativa con D'Aveni o mossa di "Caronte"?

Corvaia al bivio: trattativa con D’Aveni o mossa di “Caronte”?

TAORMINA – Nunzio Corvaia è il protagonista di queste ore di campagna elettorale a Taormina. Archiviata la breve parentesi dell’alleanza, già finita con Cateno De Luca, l’ex assessore viene dato sulla via del rientro nella coalizione di Mario Bolognari ma adesso si è inserito anche Antonio D’Aveni, che sta provando a farlo aderire alla propria coalizione.

Si fa spazio, comunque, anche un altro possibile scenario da non escludere, con lo stesso Corvaia che potrebbe diventare, a questo punto, il “mediatore” del fronte anti-De Luca, provando in prima persona a riaprire le porte ad un dialogo tra la compagine di Bolognari e quella di D’Aveni.

Corvaia, insomma, potrebbe anche farsi tentare da D’Aveni ma, allo stesso modo, potrebbe anche provare a convincere il leader di Orgoglio Taormina a rivedere la sua posizione. Non a caso tra gli alleati di Bolognari si dà già da diversi giorni per cosa fatta il ritorno dell’ex assessore nella coalizione di governo.

Al momento il “no” di D’Aveni ad un sostegno a Bolognari è netto e c’è una chiusura totale, ribadita a più riprese, sull’eventualità di un ripensamento in favore della (ri)candidatura dell’attuale sindaco. “Casomai vengano i candidati di Bolognari sulla mia posizione, a sostegno della mia candidatura”, avrebbe fatto sapere D’Aveni rispetto all’ennesima riproposizione di un ragionamento che andrebbe nella direzione di un patto tra le due liste che si contrappongono a De Luca.

D’Aveni, anche di recente, avrebbe respinto ulteriori tentativi di approccio che proporrebbero un suo passo indietro con la contestuale garanzia della disponibilità di alcune posizioni politiche nella coalizione di Bolognari in caso di successo di quest’ultimo alle elezioni.

E allora, negli ambienti politici locali, non sono in pochi a pensare che al pressing di D’Aveni su Corvaia possa fare da contraltare – viceversa – il tentativo estremo di Corvaia di forzare il muro del “no” di D’Aveni per capire se ci siano le condizioni per traghettarlo in extremis sulle posizioni di Bolognari e pervenire ad una sintesi tra le due liste.

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