HomeAperturaCari francesi, fatevi i ca**i vostri

Cari francesi, fatevi i ca**i vostri

Alta tensione tra Roma e Parigi. Tutto è nato da un’intervista di Laurence Boone, ministra degli Affari europei in Francia, che a quanto pare avrebbe detto “vigileremo su rispetto diritti e libertà”, provocando la reazione prima di Giorgia Meloni, probabile prossima presidente del Consiglio, poi di Draghi e infine del presidente Mattarella. A gettare acqua sul fuoco ha pensato, alla fine della fiera, Emmanuel Macron: il presidente francese ha ricordato che la Francia lavorerà “con buona volontà” con il futuro premier italiano, e che “non è il presidente francese a scegliere il presidente del Consiglio italiano ma il voto degli italiani e, secondo la vostra Costituzione, il presidente italiano”.

La prima a rispondere alla ministra francese è stata Giorgia Meloni, che molto probabilmente presto siederà a Palazzo Chigi e ha dichiarato: “Leggo che il ministro francese Laurence Boone avrebbe detto: ‘Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà’ e ‘saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto’. Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il governo francese smentisca queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue. L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita”.

E sul tema è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a precisa domanda sulla vigilanza da parte di governi esteri, ha risposto che “l’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”.

E’ il solito giochetto, non è la prima volta e non sarà forse neanche l’ultima, dei francesi, abituati al servilismo di troppi politici italiani senza carisma né attributi, che nel tempo si sono fatti prendere per camerieri (o per fessi, a seconda dei casi) e non sono stati in grado di far capire all’Eliseo che non sta scritto da nessuna parte che l’Europa debba essere trainata dalla Francia e dalla Germania. La storia insegna che i francesi, d’altronde, hanno sempre avuto per dna quella spocchia dei primi della classe, i saputelli che pensano di essere più scaltri degli altri, tirano per sé e se ne fregano degli altri, e poi – alla lunga – cadono alla prima buccia di banana, vittime della loro arroganza. In terra transalpina il lupo perde il pelo ma non il vizio. Si credono dotti, a volte si comportano come asini.

Si potrebbe dire tanto ma una frase magari può bastare. Anzi basta e avanza: Cari francesi, pensate ai vostri problemi fatevi i ca….i vostri. Ai nostri ci pensiamo noi.

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