HomePoliticaCaos al Comune di Taormina, De Luca attacca Munnia (e Lo Presti):...

Caos al Comune di Taormina, De Luca attacca Munnia (e Lo Presti): “Con chi credete di avere a che fare?”

TAORMINA – Polveriera al Comune di Taormina. Detto, fatto, TaorminaNews24 anticipa la bufera sui vertici della Polizia locale di Taormina, e come sempre non ci sbagliamo.

Il vicecomandante della Polizia locale, Alessandro Munnia, comunica in una nota al sindaco il recesso unilaterale dalla convenzione in essere tra l’ente ed il Comune di Zafferana Etnea e sulla vicenda arriva adesso la replica pesantissima del sindaco di Taormina, Cateno De Luca.

Munnia, ricordiamo, aveva segnalato nella lettera inviata al sindaco il mancato pagamento delle ore di straordinario sin qui sostenute (400) e nel dichiararsi “mortificato” professionalmente anticipava che dalla prossima settimana non sarà più in servizio. De Luca risponde sul tema con una diretta social di fuoco, passa al contrattacco nei confronti di Munnia e lo fa con toni durissimi. Il parlamentare dichiara concluso il rapporto con l’ispettore capo Munnia, contesta le sue richieste e lancia bordate anche al Comandante Lo Presti.

“Voglio rispondere a tale Alessandro Munnia, vicecomandante della Polizia locale, il quale vuole andare via. Perché? Perché ha fatto 400 ore di straordinario e non gli abbiamo pagati i rimborsi spesa per venire a lavorare qui da Zafferana Etnea. Intanto, vorrei capire come si permette un dipendente comunale che fa parte, comunque, della Polizia locale a fare una pressione del genere nei confronti di un sindaco e di un’Amministrazione. “Se non mi paghi me ne vado”, e cosa mi chiede il pagamento di ore di straordinario in più che non si poteva fare. E chi l’ha autorizzato a fare questo lavoro straordinario? Ora lo verificheremo. In quale contratto collettivo di lavoro sta scritto che al lavoratore devono essere rimborsate le spese per raggiungere il luogo di lavoro da casa propria. Ma dove ca**o siamo arrivati? Si permette di scrivermi e ricattarmi? La convenzione scade a maggio, è stata fatta prima che arrivassi io come sindaco, e a questo punto chiamero’ il segretario generale e domani farò portare in Giunta lo scioglimento immediato della convenzione. Scriverò alle autorità competenti perché voglio sapere a che titolo ha fatto 400 ore di straordinario che sono contro le previsioni di legge e del contratto collettivo di lavoro. A che titolo mi chiede il pagamento delle spese per raggiungere il luogo di lavoro. E poi deve spiegare se il Comandante Lo Presti è a conoscenza delle cose che ha fatto e della lettera che ha scritto. Con chi credete di avere a che fare? Ma cosa avete in testa? Ora scioglieremo subito la convenzione e Munnia tornerà a casa immediatamente. Poi il Comandante farà rapporto, glielo chiederò io, voglio sapere Lo Presti cosa sapeva. Voglio sapere se è stato lui a consentire lavoro straordinario in violazione dei contratti collettivi di lavoro e di legge, se è stato lui ad avallare la richiesta di somme contro legge. Non si possono pagare rimborsi spesa da casa propria al luogo di lavoro. Non è consentito pure se c’è una convenzione fatta, perché la convenzione è in violazione di legge. Vuole fare un’azione giudiziaria? Io dovrei tenere qui chi mi minaccia? Ha sbagliato, Munnia si prepari la valigia. Proporrò lo scioglimento della convenzione, non ho più fiducia in lui. E siccome il rapporto di fiducia tra il sindaco e i vertici di Polizia locale sono fondamentali, è venuta meno quella fiducia. Farò io ora un’indagine precisa per capire se volevano calare il “pacco” a De Luca. Le pressioni non esistono con me, di qualunque natura. Lo avete capito o no? Ma dove siamo arrivati in questo Comune, ecco perché è ridotto ad un letamaio, è pazzesco”.

Il clima si va arroventando ed eccolo lo scenario che avevamo profetizzato, che si materializza puntualmente. Nel frattempo esprimiamo solidarietà all’ispettore capo Munnia e al Comandante Lo Presti, professionisti seri e persone capaci che rappresentano una risorsa e non un problema per l’ente. Siamo solidali anche con il sindaco De Luca, che in questa sua diretta è partito “lancia e resta” contro i due professionisti e tuttavia, preso dai tanti impegni istituzionali fuori sede, continua a non accorgersi che in questa fase – repetita iuvant – il vero problema del Comune è altrove. Tutti lo hanno capito a Taormina. La catena di comando non funziona. Ma non è quella del Comando di Polizia municipale.

Come andrà a finire questa vicenda? Rambo, Scateno, il vice-Rambo, Attila e adesso chi entra in gioco? Attenzione al prossimo capitolo di questa storia, che nelle prossime ore riserverà un altro clamoroso colpo di scena, già (involontariamente) “spoilerato” dalla diretta social del sindaco.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.