HomeAperturaCameriere denuncia: "Pagato 20 euro per 6 ore" (VIDEO)

Cameriere denuncia: “Pagato 20 euro per 6 ore” (VIDEO)

Una vergogna all’italiana, l’ennesima, non è la prima e non sarà l’ultima. Per tanti versi non c’è più da sorprendersi perché non è l’eccezione ma quasi la regola, eppure la vicenda lascia senza parole per il livello di sfacciataggine e meschinità di alcuni imprenditori.

La denuncia di un cameriere non ha bisogno di troppe interpretazioni: “20 euro per sei ore di lavoro”. Il video pubblicato dal diretto interessato su Tik Tok è diventato virale e dovrebbe fare arrossire di vergogna quelli che ancora assumono questi comportamenti indegni che ledono la dignità dei lavoratori.

La figuraccia di un ristoratore modenese al termine di una serata di lavoro sta già facendo il giro dei social e delle televisioni nazionali. Il giovane dopo aver lavorato sei ore – dalle 18 a mezzanotte- alla fine del turno si è visto consegnare dal titolare del ristorante appena 20 euro, ovviamente in nero. E’ nato così uno scontro tra i due per il pagamento del servizio e la trattativa- ripresa dal giovane con il telefonino- è diventata virale: “Per sei ore mi dai venti euro? E’ mezzanotte, mi sono spaccato la schiena e sono stanchissimo”- ha attaccato @Chinwiii.730 (questo il profilo TikTok del giovane) pretendendo una paga maggiore e minacciando di chiamare la polizia. Al termine della lite il giovane cameriere ha ottenuto quanto sperato, lasciando il locale con 50 euro.

La “trattativa” riassume in termini impietosi la vicenda. “Per sei ore mi dai venti euro? Venti euro non me li dai per sei ore. E’ mezzanotte, mi sono spaccato la schiena e sono stanchissimo”, diceva il cameriere.

Lo stesso @Chinwiii.730, di origine marocchina ma da molti anni in Italia, ha postato molti contenuti attaccando gli imprenditori e denunciando lo sfruttamento, che ha conosciuto anche in altre situazioni lavorative negli ultimi anni. “Vergognatevi! E dicono che i giovani qui in Italia non vogliono lavorare, ma come si fa a dire una cosa del genere?! Trovateci una soluzione: chi lavora deve essere tutelato”.

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