HomePoliticaBolognari: "No a bugie e sospetti sull'imposta di soggiorno, ecco la verità"

Bolognari: “No a bugie e sospetti sull’imposta di soggiorno, ecco la verità”

TAORMINA – La nuova Amministrazione comunale prepara un dossier su come è stata spesa l’imposta di soggiorno sino a questo momento, gli albergatori evidenziano che “sin qui non è stato impiegato un euro per il turismo” e sulla questione adesso prende posizione l’ex sindaco Mario Bolognari, ora leader dell’opposizione.

“Il regolamento dell’imposta di soggiorno e quindi la norma stessa parlano chiaro – spiega Bolognari -. Tale regolamento non pone vincoli e limiti sulla tipologia di spesa delle somme, a Taormina non c’è una tassa di scopo ed anzi le località turistiche italiane vanno sempre di più in una direzione opposta a quelle che sono le rivendicazioni che si stanno registrando a Taormina. Il problema sollevato dall’attuale Amministrazione e dagli albergatori è inesistente. In tutta Italia si vuole liberalizzare l’impiego dell’imposta in questione, che deve servire al cittadino normale vessato dal dover convivere con il turismo e con i disagi che in alcuni periodi dell’anno si determinano sul territorio”.

“A Taormina, per quanto riguarda la precedente Amministrazione, tutto è avvenuto nella piena regolarità e non accettiamo che qualche “solone” ora venga a dirci come doveva essere spesa: di quale dossier si parla? La destinazione che abbiamo fatto di questa importa è passata all’attenzione della Corte dei Conti e quindi al vaglio della Cosfel, la Commissione per la stabilità degli enti locali. Quindi non accettiamo lezioni da nessuno. E anche quando il sindaco De Luca lamenta che la previsione di 2,8 milioni doveva essere, invece, di 4 milioni per il 2023 sbaglia: noi avevamo previsto in bilancio una cifra simile a quella del 2022, e questo aumento ulteriore avevamo proposto di portarlo in variazione di bilancio ad agosto o settembre, perché soltanto allora si ha un quadro realisticamente più chiaro di quella che è la situazione. E volevamo, a quel punto, utilizzare le ulteriori somme per eventi di promozione. Tra l’altro avevamo pensato di collaborare con l’Aeroporto di Catania per far arrivare in quello scalo dei voli dalle capitali europee in inverno. Non si può stravolgere la verità con delle bugie, abbiamo fatto un uso corretto secondo la legge e rimandiamo al mittente le parole o le iniziative di chi vuol alimentare sospetti o, peggio ancora, intende fare credere che il gettito dell’imposta di soggiorno chissà dove sia sono finito”.

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