HomePoliticaAsse di ferro Raneri-D'Aveni ma l'ex presidente frena su D'Agostino

Asse di ferro Raneri-D’Aveni ma l’ex presidente frena su D’Agostino

TAORMINA – Comincia la discussione politica tra Mario D’Agostino e l’opposizione, la trattativa è a tutti gli effetti già iniziata e anche se, ovviamente, la stessa al momento potrà poi anche essere smentita, non ci sono dubbi su quella che può diventare la mossa in grado di scuotere e scompaginare lo scenario politico taorminese ad un anno dal voto.

Come detto, il ragionamento che porta nella direzione di un ragionamento con D’Agostino è partito dall’ala dei “falchi” dell’opposizione, guidata da Andrea Raneri, che ha stretto di recente un patto politico con Antonio D’Aveni e sta spingendo per imprimere una svolta nella situazione di impasse dell’opposizione.

A questo punto, però, i conti non tornano: è immaginabile che D’Aveni possa puntare su una candidatura a sindaco di D’Agostino? I rapporti politici e umani tra i due, infatti, dopo anni di grande amicizia e di avventure politiche vissute dalla stessa trincea, sono notoriamente ai minimi storici e la conferma più eloquente è arrivata dai frequenti scontri, talvolta pesanti, avvenuti in aula consiliare dal 2018 in poi tra lo stesso D’Aveni e la presidente del Consiglio, Lucia Gaberscek.

La politica poi è da sempre un’altra storia, è l’arte del compromesso perenne, un mondo dove accade tutto e il contrario di tutto e regna sovrana la legge della giungla del “mai dire mai”, ma in questo caso D’Aveni avrebbe comunque già posto dei paletti e fatto capire che non accetterebbe in alcun modo l’ipotesi di un accordo con D’Agostino che sia finalizzato ad una convergenza sulla candidatura a sindaco del chirurgo taorminese. D’Aveni dice “no” a D’Agostino sindaco così come ha già fatto capire che – sull’onda lunga delle dinamiche del 2018 – non lo entusiasma l’idea di una ricandidatura di Mauro Passalacqua, al di là dei rapporti che in questo caso sono comunque buoni.

Una breccia nelle rigide valutazioni di D’Aveni sul tema potrebbe aprirsi su altre basi e una riflessione magari verrà fatta su differenti prospettive, magari con la mediazione di Raneri e anche di Bruno De Vita, che da tempo sta provando a fare da “pontiere” tra i vari leader di un’opposizione dai mille volti.

Sul tavolo della discussione, d’altronde, c’è la figura di Mario D’Agostino ma c’è anche la presenza in campo della presidente del Consiglio, Lucia Gaberscek, che allo stato attuale delle cose è una protagonista dello scacchiere politico e intende continuare ad esserlo con una posizione di altrettanto rilievo. Bisognerà vedere quali saranno le determinazioni di D’Aveni, se vorrà andare fino in fondo nel puntare con decisione sulla propria candidatura a sindaco o se, altrimenti, farà un passo indietro. Ma anche in quest’ultima eventualità c’è da capire su quale nome (e a quali condizioni) potrebbe decidere di convergere D’Aveni, che in ogni caso vuole essere un protagonista e una presenza determinante delle prossime elezioni. Non si può escludere che il patto di ferro con Raneri possa comprendere proprio un’intesa blindata di “mutuo soccorso” tra i due sulla nomination finale alla sindacatura.

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