HomePoliticaTaormina 2023: Corvaia ha fatto una scelta

Taormina 2023: Corvaia ha fatto una scelta

TAORMINA – Si parla con insistenza dei tanti, troppi, candidati a sindaco che hanno già acceso i motori in vista delle prossime elezioni amministrative a Taormina ma la corsa al futuro governo di Palazzo dei Giurati passerà anche e soprattutto dai numeri “pesanti” dei vari alleati.

Uno di quelli che avranno un peso specifico sarà certamente l’attuale assessore Nunzio Corvaia. Un anno fa ha fatto i bagagli e ha salutato l’opposizione per entrare in maggioranza, nella Giunta del sindaco Mario Bolognari e con un accordo allora raggiunto con Mario D’Agostino, che con il suo gruppo ha fatto un passo indietro sulla pretesa della poltrona lasciata libera nell’esecutivo dal dimissionario Alfredo Ferraro e ha dato il via libera a Corvaia.

Dodici mesi dopo quella scelta, Corvaia si guarda attorno e osserva con attenzione quello che sarà lo scenario in vista delle elezioni del 2023, manca un anno, non è poco ma non è neanche tempo. Per l’assessore è ancora presto per fare una scelta politica e la linea del momento ha gli stessi colori della filosofia “bolognariana” dell’attesa. Ma Corvaia sa anche che da una parte e dall’altra ci si comincia ad agitare e sono partite le manovre di posizionamento, che non saranno quelle definitive ma non possono essere sottovalutate.

Il coordinatore di Forza Italia aspetta di capire le mosse del sindaco in carica, vuole capire se Bolognari si ricandiderà, pronto a prendere in considerazione l’opportunità di sostenerlo e di ritagliarsi nuovamente un ruolo di rilievo in questo stesso contesto se andrà ancora avanti l’odierno percorso. Se, invece, Bolognari dovesse decidere di fare un passo indietro, lo scenario si farà decisamente più magmatico. Corvaia sa che c’è una “cortesia” politica da ricambiare a D’Agostino e un asse con il gruppo del chirurgo per le elezioni del 2023 è più di una semplice ipotesi.

Resta poi da capire se D’Agostino darà davvero seguito alla trattativa avviata con l’opposizione o se, invece, tutto si fermerà ad un’esplorazione di inizio primavera. E’ quella stessa opposizione che Corvaia ha salutato non intravedendo da quelle parti nessuna prospettiva in ottica 2023. Su quel fronte politico c’è chi è pronto a tornare a sedersi già domani mattina con Corvaia ma ci sono anche rapporti che si sono raffreddati. Dopo le frizioni e gli strascichi lasciati dalle Comunali del 2018, diventerebbe difficile immaginare, in particolare, una convergenza e quindi una presenza di Corvaia in un’aggregazione nella quale potrebbe rientrare in campo o dare un apporto esterno Pinuccio Composto, altro big della politica locale che deciderà nei prossimi mesi se rientrare in gioco o restare fuori anche stavolta.

E allora Corvaia osserva e – almeno per adesso – punta sulla linea attendista, con la strategia di chi arriverà intanto a fine legislatura da assessore in carica e poi valuterà quale posizione prendere. La decisione è destinata ad arrivare in “zona Cesarini”, al bivio finale tra le correnti di levante e ponente, quando il vento di Palazzo dei Giurati inizierà a soffiare da una parte o dall’altra.

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