HomeEditorialiAspettando Renato: il giallo della visita rimandata per "deluchite"

Aspettando Renato: il giallo della visita rimandata per “deluchite”

Alle ore 16 di martedì 6 giugno 2023 era in agenda una visita del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani a Taormina, all’ospedale San Vincenzo. Parliamo di una data “storica” perché sarebbe dovuta essere la prima tappa istituzionale a Taormina dell’attuale presidente della Regione, con un pò di ritardo dopo le elezioni vinte il 26 settembre 2022. E invece alla fine Schifani ha scelto di annullare la visita a Taormina ed è andato a Messina, al reparto di neuroriabilitazione del Piemonte-Irccs. Taormina può attendere, ancora una volta.

Ventiquattro ore dopo, mercoledì 7 giugno, Schifani, nella sua Palermo, ha partecipato, a Palazzo d’Orléans, alla conferenza stampa di presentazione del Taormina Film Fest e di Taormina Arte. «Con la programmazione culturale di grandissima qualità che vede protagonista Taormina continuiamo nel solco del prestigio e della valorizzazione di quei momenti culturali che arricchiscono una regione come la nostra. L’importante cartellone, che registra la presenza di artisti di calibro internazionale, protagonisti degli spettacoli e delle mostre d’arte, è un’ulteriore testimonianza della centralità di cui Taormina gode per il suo palcoscenico naturale, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo».

Parole d’amore per Taormina. Tutto bello, bellissimo. Grazie, ma se Taormina è così centrale allora come si spiega che a 9 mesi dalla sua elezione, Schifani qui ancora non lo si è visto e si ricordano soltanto un paio di sue dichiarazioni sui festival di turno e poi l’annuncio in pompa magna della proroga per un anno al Ccpm. La stessa proroga che 24 ore dopo è diventata di 6 mesi.

L’attenzione per Taormina si arena nel perimetro di festival e cartelloni che potrebbero essere un valore aggiunto per Taormina e per l’indotto del territorio ma sino a questo momento sono eventi autoreferenziali, che non aggiungono una virgola in più a Taormina (vedi presenze turistiche) e neanche ai taorminesi (vedi tasche degli operatori economici). Manifestazione profumatamente sostenute con i vari finanziamenti dalla Regione Siciliana e delle quali forse occorrerebbe pubblicare delibere e determine della Regione per far vedere ai taorminesi il mondo che orbita attorno al brand Taormina. Dove comincia la “grandissima qualità” e dove finisce il profumo di aria fritta.

E allora presidente Schifani non ci siamo. Il giallo della visita rimandata a Taormina è un non giallo e ha tutte le sembianze di una scelta politica. D’altronde a Taormina di questi tempi l’aria è cambiata e da qualche giorno a questa parte è stato eletto sindaco l’impertinente Cateno De Luca. Non a caso i malpensanti ritengono che quella visita di martedì scorso sia stata annullata per motivi di “deluchite”. Ma al netto di ciò, il governo regionale, dal presidente all’ultimo dei componenti dell’attuale maggioranza dovrebbe realizzare che Taormina non può essere trattata così. Qui non è Vattelapesca.

Taormina merita rispetto e considerazione e sull’ospedale San Vincenzo è arrivato il momento di cominciare a fare ragionamenti seri, dare più attenzione e fare meno tagli. C’è la questione del Ccpm, dove la proroga di 6 mesi allunga la vita ma non risolve il problema, c’è soprattutto il problema di tutti gli altri reparti che vanno confermati e potenziati. Tutti e senza eccezioni. Perchè il diritto alla salute non è un punto di vista, va garantito e basta.

A Taormina e ai taorminesi interessa sapere e capire cosa ne sarà dell’ospedale. Tutto il resto può attendere.

L’esercizio di controllo totale che la Regione ha esercitato a tutto campo, da parecchi anni a questa parte, su Taormina, con l’accondiscendenza della politica taorminese, è una narrazione di usurpazione acconsentita che ha oltrepassato i limiti della decenza. Non a caso De Luca, sin dal giorno del suo insediamento ha già acceso il clima sull’argomento.

Tutto ruota attorno ad una premessa abbastanza semplice: bisogna dare un taglio netto a questa supremazia accuratamente coreografata che ha visto e continua a vedere in scena una lunga serie di personaggi che non c’entrano niente con Taormina, non danno niente al territorio e per giunta hanno reso questa città ospite in casa propria. Nel cartellone estivo di Taormina va inserito un altro evento, unica recita e senza repliche: Aspettando Renato, Requiem dei colonizzatori.

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