HomeAttualità e CronacaVisit Veneto? Ok ma non offendiamo il Sud e Taormina

Visit Veneto? Ok ma non offendiamo il Sud e Taormina

TAORMINA – Una polemica rovente si è scatenata a seguito di un post decisamente infelice apparso nei giorni scorsi sulla pagina social “Visit Veneto”. E così vogliamo anche noi dire la nostra, anche se forse basterebbe da sola la foto di apertura di questo articolo per rendere l’idea e riempire gli occhi di chi magari non ama il Sud e la Sicilia.

A segnalare la questione è stato il nostro amico, storico e meridionalista, Angelo Forgione che ha evidenziato un’espressione discutibile sulle “rovine della Magna Grecia”, parsa come un passaggio poco simpatico all’indirizzo del Sud e delle località della Sicilia come anche la nostra, Taormina, che di quelle cosiddette “rovine” se ne vantano, senza se e senza ma, e che hanno dei siti archeologici che non sono esattamente ridotti in quelle condizioni che forse qualcuno vorrebbe far credere.

“Trovo davvero di pessimo gusto, da parte della Regione Veneto – spiega Angelo Forgione -, promuovere un proprio museo disprezzando i siti archeologici del Sud. Il passaggio “accaldato e a rischio insolazione in qualche rovina della Magna Grecia” è a dir poco indegno. Premesso che il più importante museo archeologico d’Europa, quello di Napoli, è al chiuso e al riparo dal calore e dalle insolazioni come i tanti musei della Magna Grecia, di cui il Veneto non fa parte (e perciò non dispone di tesori greci a cielo aperto), la promozione turistica e artistica istituzionale non si fa certamente in questo modo disgustoso, che di alto come l’arte classica non ha proprio nulla. Senza dimenticare Zaia qualche anno fa, per il quale gli scavi di Pompei erano “quattro sassi”.

Sull’argomento sono, quindi, intervenuti su quella stessa pagina diversi siciliani, alcuni amici di Taormina e del comprensorio ionico e da altre parti della Sicilia che hanno voluto esprimere la loro indignazione ed evidenziare che il turista che arriva qui dalle nostre parti non si becca “l’insolazione” e non si trova “tra quale rovina”.

Sul tema, tra l’altro, notiamo che adesso c’è una versione di quel post a quanto pare aggiornata, rivista e corretta. Ma si sa che i social hanno sempre memoria, nel bene e nel male. E allora, in questa polemica di cui nessuno sentiva il bisogno, vogliamo dire che il Veneto è bello, siamo noi i primi a suggerire alle persone di visitarlo, ma al tempo stesso è auspicabile che da quelle parti si abbia lo stesso rispetto e la stessa considerazione che noi diamo agli altri e che pretendiamo dagli altri. Nessuno utilizzi la comunicazione per dispensare lezioni che non accettiamo e meno che mai per lanciare campagne promozionali a suon di “minchiate” in libertà sul Sud, quindi compresa la Sicilia e i territori come Taormina che figurano a pieno titolo tra le mete più famose e più visitate dai turisti di tutto il mondo in Italia.

Ognuno faccia il suo e pensi a se stesso, senza fare i furbetti e senza denigrare o screditare altri territori. Il Veneto ha tanti luoghi incantevoli, al Sud ancora di più. Noi a Taormina, ad esempio, ci accontentiamo di avere “qualche rovina” unica al mondo come il Teatro Antico, dal quale si vede un mare meraviglioso e un vulcano che si chiama Etna e dove si gode di uno spettacolo della Natura che non ha eguali da nessuna parte.

Un certo Goethe, sempre tra “qualche rovina della Magna Grecia”, definì Taormina “il più grande capolavoro dell’arte e della natura”. Guy de Maupassant la definì, a sua volta, un “quadro nel quale si ritrova tutto ciò che sembra esistere sulla Terra per sedurre occhi, spirito ed immaginazione”. Qui è tutta un’insolazione di bellezza, per il resto c’è Maalox. Con tanti saluti a Zaia.

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