Più di un terzo degli europei soffre di isolamento sociale e solitudine, secondo la prima indagine a livello europeo sull’argomento. Il problema è più grave in Irlanda, dove oltre il 20% delle persone intervistate ha dichiarato di sentirsi regolarmente solo.
La solitudine e l’isolamento non danneggiano solo la salute fisica e mentale di chi ne soffre, ma anche la coesione sociale. In diversi Paesi del nord Europa università, comuni, aziende e associazioni hanno unito le forze per passare dall’isolamento all’inclusione nell’ambito del progetto europeo i2i.
“Sappiamo che le persone sole e isolate rischiano di cadere in depressione e sono esposte anche a diverse malattie – dice Elin Thygesen, coordinatrice di i2i in Norvegia – Per noi era molto importante affrontare questi temi per capire come includere le persone e aiutarle ad avere una maggiore qualità di vita”.
Ad Arendal, in Norvegia, il progetto i2i si concentra sui trasporti come strumento di inclusione: è possibile prenotare un minibus per andare dal medico o al centro sociale. Per farlo basta utilizzare l’applicazione del progetto o fare una telefonata: l’autobus effettua un servizio porta a porta. “Sì, ci vengono a prendere dove vogliamo – dice Bjørg, uno dei beneficiari del servizio -. Possiamo uscire molto più di quanto avremmo potuto se non avessimo avuto il servizio. Inoltre ci portano la spesa fino alla porta. Sono molto cordiali”.
Sette Paesi del nord Europa – Danimarca, Svezia, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito e Norvegia, hanno creato più di 45 attività nell’ambito del progetto, che punta sull’innovazione come scudo contro l’isolamento. Alcune sono pensate per i giovani, altre per gli anziani. La Norvegia si è concentrata sui secondi. Else ha 94 anni e vive da sola: il progetto le ha messo a disposizione uno schermo, attraverso cui può parlare con i suoi familiari senza che Else debba premere un solo tasto.
“La cosa bella dello schermo è che non deve rispondere – dice la nipote di Else -. C’è solo un conto alla rovescia, quindi è davvero facile da usare: lei deve solo essere nella stanza”. Il budget di i2i è di poco superiore ai 3 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di euro finanziati dalla politica di coesione dell’Unione europea.
Fonte: Euronews Italia