TAORMINA – Almeno per il momento Taormina “saluta” i big spender russi del turismo ma nei giorni in cui la città si prepara a metabolizzare l’assenza estiva degli oligarchi, bloccati dalla guerra e dalle sanzioni dell’Europa, arriva intanto una parziale consolazione con il risveglio di altri mercati stranieri.
L’incertezza – va sempre detto in premessa – rallenta il trend delle prenotazioni, ha già determinato alcune disdette e in alcuni casi c’è chi sposta le proprie vacanze più avanti perché nessuno sa cosa accadrà da qui alle prossime settimane e quale sarà l’evoluzione della guerra in Ucraina, ma c’è qualcuno che finalmente sta tornando a Taormina dopo due anni di assenza.
“Si stanno riaffacciando le prime prenotazioni extra-europee dall’Australia, dopo due anni di chiusura, in un momento di difficoltà come quello attuale è una notizia che magari non sarà determinante negli equilibri complessivi della stagione turistica ma è un segnale incoraggiante”, evidenzia il presidente dell’Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler.
Gli australiani, dopo la pandemia e l’impossibilità a spostarsi che durava dal 2020, hanno voglia di riprendersi il tempo perduto e tra le mete preferite c’è anche l’Italia e l’immancabile tappa a Taormina.
“Rimane attivo il flusso delle prenotazioni dall’Europa – aggiunge Schuler -. Vanno un pò a rilento rispetto a quelle che erano le aspettative ma comunque possiamo dire che le prenotazioni europee stanno procedendo. Adesso ci auguriamo che la situazione si possa rasserenare e che la guerra possa finire al più presto, per favorire un clima generale di tranquillità e di fiducia nella gente”.