HomeAttualità e CronacaTribunale Diritti Malato: "Salvare tutto l'ospedale di Taormina, non solo il Ccpm"

Tribunale Diritti Malato: “Salvare tutto l’ospedale di Taormina, non solo il Ccpm”

TAORMINA – Cresce l’apprensione per il destino della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, che potrebbe terminare la sua esperienza al San Vincenzo alla scadenza della convenzione in atto, il 31 luglio 2023, e sulla questione interviene CittadinanzAttiva-Tribunale dei Diritti del Malato, che a TN24 chiede non soltanto la conferma di questo reparto nel presidio di contrada Sirina ma lo stop ai tagli che da tempo interessano tutta la struttura ospedaliera, e dunque un rilancio delle potenzialità del nosocomio. 

“La vicenda della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, che dopo la riapertura a Palermo rischia di chiudere – evidenzia a TN24 la responsabile per la zona ionica e Valle Alcantara di CittadinanzAttiva Tribunale dei Diritti del Malato, la dott.ssa Agata Polonia -, deve portare ad una più ampia di riflessione e ad un’azione incisiva che non può limitarsi ad una protesta proprio sul Ccpm. Certamente appare importante garantire la permanenza a Taormina di un reparto che da 12 anni a questa parte ha salvato tanti bambini e che è diventato un punto di riferimento per le famiglie siciliane e calabresi, ma la battaglia va impostata a difesa e rilancio di tutto l’ospedale di Taormina. Diversi reparti dell’ospedale di Taormina sono stati depotenziati e qualche unità è stata persino chiusa ed è una condizione inaccettabile quella che è stata imposta dalla politica regionale nei confronti di questo presidio. L’ospedale di Taormina ha una vasta utenza che va dalla zona ionica all’Alcantara sino ai paesi dell’etneo ma viene considerato a Palermo un presidio di periferia, forse soltanto perché non è ubicato in un capoluogo di provincia, e questa valutazione è inaccettabile sotto ogni punto di vista. 

“Chiediamo che vengano tutelati i pazienti dell’ospedale di Taormina, il diritto alla salute viene prima di tutto. Non è possibile che ci siano reparti costretti ad andare avanti senza una dotazione organica adeguata, non è pensabile che il “San Vincenzo” venga sottoposto ad una lunga serie di scelte che ne limitano le potenzialità e creano poi disagi all’utenza, in alcuni casi costretta a spostarsi da Taormina in altre strutture di Messina o Catania. E’ giusto salvare il Ccpm, la priorità deve però essere quella di confermare la Cardiochirurgia pediatrica dentro un ragionamento più ampio che comprenda la difesa ed il potenziamento di tutti i vari reparti dell’ospedale di Taormina. Non occorre ricordare che il Pronto Soccorso soffre ormai da tempo, l’Urologia rischia la chiusura ed ulteriori criticità interessano Ortopedia, Radiodiagnostica, Medicina Trasfusionale, Complesso operatorio, la Cardiochirurgia Pediatrica, la Terapia Sub-Intensiva, Nefrologia e Dialisi, Cardiologia con Utc, Chirurgia Generale, Ginecologia e Ostetricia, Otorinolaringoiatria, Ematologia, Radioterapia”. 

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.