Taormina, Raneri sfida De Luca: “Ordinanza da delirio sui mastelli. Venga a farmi l’ispezione se ha fegato…”

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TAORMINA – Sale la tensione a Taormina dopo l’ennesima ordinanza del sindaco Cateno De Luca sulla raccolta rifiuti ed in particolare sulla diffida in partenza – con previsione di successiva multa – nei confronti di coloro che non hanno ancora ritirato i nuovi mastelli. Esplode in particolare la contestazione da parte dell’ex vicesindaco Eugenio Raneri che sfida apertamente il primo cittadino.

Ad accendere così lo scontro è l’ordinanza n.56 del 29 ottobre 2025, a firma di De Luca, avente il seguente oggetto: “Gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Disposizioni e modalità di conferimento dei rifiuti urbani differenziati e indifferenziati, con metodo domiciliare “porta a porta” – Utenze domestiche e non domestiche, consegna mastelli e carrellati dotati di codice Rfid – determinazioni”.

L’ordinanza richiama i precedenti provvedimenti in materia e dispone l’esecuzione delle ordinanze sindacali nn. 51 del giorno 1.09.2025 e 52 del 30.09.2025, a far data dal 01.11.2025. La scure che incombe sui contribuenti taorminesi non in regola è quella di una sanzione da 500 euro al giorno. Prima si procederà ad “un atto di diffida con assegnazione di giorni trenta per il ritiro dei mastelli”. “Al Comando di Polizia Locale, unitamente al gestore del servizio (ASM), agli ispettori ambientali, all’Area Tecnica ed all’Area Economico – Finanziaria – Entrate, servizio Tributi, ognuno per le rispettive competenze”, De Luca ordina “di procedere alla individuazione di tutte le utenze che non hanno ancora ritirato i mastelli ed i carrellati dotati di codice Rfid, ai fini della notifica del relativo atto di diffida con assegnazione di giorni trenta per il ritiro degli stessi, pena l’applicazione della sanzione di cui alle citate ordinanze sindacali nn. 51 e 52/2025 di cui al punto n. 1 della presente”.

De Luca dispone, inoltre: “Sono incaricati di far rispettare la presente Ordinanza gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale, gli Organi di Polizia, nonché tutti i soggetti cui è attribuita la competenza di applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie. La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine possono, ai sensi dell’art. 13 della L. n. 689/81, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo, nel rispetto di quanto disposto dalla legge, assumere informazioni, procedere a ispezioni di cose e luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi segnaletici descrittivi ed ad ogni altra operazione tecnica, quando ciò sia necessaria o utile al fine dell’accertamento di violazioni alle disposizioni della presente Ordinanze alla individuazione dei responsabili delle violazioni medesime”.

E qui è letteralmente esplosa l’ira di Raneri che in un post social ha bollato il provvedimento di De Luca come “un’ordinanza da delirio puro”: “E così abbiamo l’ordinanza del delirio del “fenomeno” sulla spazzatura, che poi non riguarda la spazzatura ma è contro l’evasione, in un cocktail di salute pubblica, corretta selezione e min**iate varie“.

Raneri carica sulla questione con una sfida politica “all’O.K. Corral” rivolta al primo cittadino. “Ora ascolta cosa ti dico: se hai fegato devi venire tu insieme a quelli citati nell’ordinanza a farmi “ispezioni di cose e luoghi diversi dalla mia privata dimora, etc””.

L’ex vicesindaco, e già presidente del Consiglio di Taormina, non fa giri di parole e – sempre nel suo post – lancia un duro monito: “Nessuno si azzardi a violare la mia privacy senza uno specifico mandato della Procura della Repubblica”.

Infine, Raneri la “tocca piano” con una serie di hashtag e recapita a De Luca e alla sua Amministrazione un eloquente messaggio: “Ve ne dovete andare”.